Il quinto mondiale, il più sofferto, arrivato al termine di una seconda manche vibrante, incerta fino al termine. Colpi di scena, da un minuto all’altro la classifica che mutava e alla fine l’urlo di gioia, la liberazione. Kiara torna sul tetto del mondo dopo un anno di purgatorio. Il 2016 è un ricordo lontano che oggi lascia il posto alla gioia per un mondiale sofferto fino alla fine, alla bandiera a scacchi.
Un titolo che significa allungare la striscia di successi e diventare sempre più la ragazza dei record. Nessuna come lei: solo Kiara con cinque titoli mondiali è la più titolata del Mondiale Femminile. E nel cross moderno solo la Leggenda Tony Cairoli ha vinto di più, nove titoli. Un record nel record in una domenica ricca di pathos e agitazione.
Dopo la vittoria nella prima manche, tenuta in bilico dalle decisioni dei commissari FIM che poi sono arrivati alla decisione di confermare la classifica di gara solo in tarda serata di sabato, si è arrivati alla seconda manche. Il terreno era in condizioni terribili. Un mare di fango scivoloso avrebbe decretato il campione del mondo. Erano in quattro a giocarsi la corona.
Per vincere il titolo Kiara doveva battere la Van De Ven e avere uno scarto di tre punti. Missione compiuta, ma solo alla fine, quando tutto sembrava ormai deciso. Ci ha pensato il fango insidioso della pista di Villars. Kiara è partita guardinga, terza, poi si è trovata indietro dopo essersi fermata in una pozzanghera grossa come una piscina. Da lì ha remato. Davanti la Duncan, vincitrice della manche, Lancelot e Van De Ven. Fino a tre quarti di gara il titolo era dalla Van De Ven. Poi, come accaduto nella prima manche, è stato l’ultimo giro e mezzo a sparigliare il mazzo. Duncan prima senza rivali, poi Lancelot e Van De Ven ferma sulla salita. La sua Yamaha si è fermata e proprio in quel momento, quando la pioggia cadeva incessante, Kiara passava la Van de Ven raggiungendo il terzo posto. Il piazzamento che serviva per vincere il mondiale. L’ultimo tratto di pista in apnea, poi la gioia superata la bandiera a scacchi. Vittoria del Gran Premio e Campionessa del Mondo.
Senza dubbio il mondiale più sofferto per la portacolori della Yamaha, deciso proprio all’ultimo, quando ormai sembrava tutto svanito. E invece la sua tattica di gara ha pagato. Ha trionfato e festeggiato anche la seconda vittoria di stagione. Meglio di così non poteva finire.
Kiara Fontanesi: “Sono senza parole. Ho solo voglia di urlare di gioia. È stata una stagione difficile, dove ho patito degli episodi sfortunati. Però sapevo che guidando bene avrei potuto vincere. Ci si è messo il maltempo a complicare le cose già in prima manche quando sull’asciutto stavo andando via. Nel fango ho guidato con parsimonia senza voler strafare perché la pista era molto scivolosa. Non volevo fare errori. Le altre sono andate via e io ho tenuto il mio ritmo. È bellissimo vincere gara e Mondiale. Ringrazio tutti per questo titolo sofferto e meritato. Sono cinque! Non ho parole Solo grandi emozioni perché è stata una stagione molto tirata e qui era difficile. Meraviglioso tornare a vincere dopo un anno negativo come il 2016. Avevo buone sensazioni che si sono avverate. ”