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Enduro: un “mondiale” di gioie e dolori per il Team Italia

Duro banco di prova per i sei azzurrini impegnati sabato 26 e domenica 27 nella tappa italiana del mondiale di Enduro.A punti Gerini, Manzi e Pogna, mentre Traversi accusa una distorsione alla caviglia.


 


Partecipare al mondiale rappresenta da sempre per i piloti in carriera, la massima aspirazione agonistica, un punto di arrivo. Nell’iter stagionale del Team Italia viene invece inserita la tappa italiana del mondiale principalmente per raccogliere spunti utili, soprattutto ai vertici dirigenziali, nel testare qualità come determinazione, maturità, il confronto con coetanei di altre realtà ed il sapere gestire lucidità e forza fisica in gare così impegnative con un alto tasso di emotività. Un appuntamento che per una volta mette da parte i risultati per lasciare spazio essenzialmente all’esperienza da cogliere e farne subito tesoro. Avrà sicuramente imparato la lezione in terra bresciana, il piacentino di KTM GP Motorsport Mattia Traversi che nonostante l’acutizzarsi dei sintomi influenzali in seguito alla prima giornata di gara ha voluto sfidare sé stesso ed il suo stato forma già debilitato presentandosi alla partenza domenica compromettendo tutto però con una banale caduta nel corso del terzo giro che gli ha procurato una brutta distorsione alla caviglia sinistra. “Ho imparato a mie spese che merita fare gli eroi solamente quando serve. Bisogna avere la maturità e l’umiltà di tirare i remi in barca se le cose non vanno perché perseverando potresti rovinare quello che di buono hai fatto fino ad oggi mettendo a rischio la tua salute prima di tutto. Ho voluto continuare nonostante non ne avessi né la forza né la voglia e non sono riuscito a tenere la moto nonostante un banale errore” – dichiara saggiamente l’azzurrino atteso di essere ricevuto oggi dalla dott.ssa della Clinica Mobile Lorena Sangiorgi presente anche al mondiale di Borno – “sono stato doppiamente fortunato primo perché potevo farmi male seriamente compromettendo tutto e secondo perché la prossima prova del campionato Under23 nel quale spartisco la prima piazza nella 125 2t Junior con Cominotto e Mangini è a settembre per cui ho tutto il tempo per recuperare. Una brutta caduta ha compromesso anche la prova di Luca Bertolotti (KTM GP Motorsport) a cui vanno i complimenti per aver gareggiato anche domenica nonostante il brutto impatto con il manubrio nel basso ventre e che in un primo momento aveva fatto seriamente preoccupare. Anche Davide Roggeri è riuscito a mettere la sua quarto di litro arancione nel parco chiuso entrambi i giorni anche se tra gli azzurrini è quello che più ha arrancato nella trasferta mondiale.


Non solo dolori nell’accogliente cittadina camuna, anche gioie e concrete soddisfazioni. I tre alfieri Husqvarna Mucci schierati naturalmente nel mondiale Under23, hanno concluso la preziosa esperienza finendo addirittura in zona punti. Michael Pogna sabato è il migliore tra gli azzurrini con il suo 15esimo posto che non riesce a bissare domenica per la troppa smania di far bene che lo fa scivolare ripetutamente. Il giovane Jonathan Manzi dopo il ritiro in gara 1 per la rottura del cambio domenica parte con la marcia giusta salendo incredibilmente in decima piazza. Risultati in ascesa anche per Maurizio “Gerry” Gerini e la sua Husqvarna 250 4T in grado di macinare ben 10 posizioni in un giorno e volare dal 22esimo di sabato al 12esimo posto, sfiorando per meno di due secondi l’undicesimo posto.  


 


Niente riposo per i piloti del Team Italia che sabato 02 e domenica 03 scenderanno nuovamente in pista per la terza tappa degli Assoluti d’Italia attesi a Tarzo (TV).

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