E’ scomparso dopo una lunga malattia l’Ingegnere Fabio Fazi, punto di riferimento per tutto il motociclismo sia a livello nazionale che internazionale.
Alla fine degli anni ’80 aveva contribuito a definire le norme del Mondiale Superbike, serie da lui seguita come Direttore Tecnico fino al 2013. Più recentemente, nel 2018, era diventato Direttore della Commissione Tecnica della FIM, nella quale era entrato già negli anni precedenti come membro. Viste le sue competenze, partecipava ad eventi e congressi per illustrare le evoluzioni tecniche delle moto; nel 2013, inoltre, scrisse il libro “La progettazione della motocicletta”.
Tesserato con il Moto Club Benelli, Fazi era prima di tutto un grande appassionato, tanto che nel 2017 ottenne due record di velocità per scooter a Bonneville. Nella categoria 50 cc vinse con la velocità massima di 114.823 km/h sul chilometro lanciato e di 114.737 km/h sul miglio. Fazi è ricordato anche per essere un pioniere delle moto elettriche: nel 1994 la moto da lui progettata (la Violent-Violet) stabilì numerosi record di velocità sull’anello di Nardò con in sella Max Biaggi.
Molto sentite le condoglianze del Presidente Giovanni Copioli, che a nome di tutta la FMI si stringe intorno alla famiglia Fazi in questo momento di profondo dolore.
Nella foto: Fabio Fazi con Max Biaggi nel 1994.