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Cresce l’attesa per il Mondiale Indoor FIM di Enduro

Ancora pochi giorni di attesa per gli appassionati di Enduro, frementi per l’apertura delle porte del Palafiera di Genova, dove potranno ammirare i campioni dell’Enduro darsi battaglia per la conquista del mondiale Indoor. Sarà sicuramente una competizione serrata, che terrà il pubblico con il fiato sospeso, per l’imprevedibilità del percorso e la qualità dei concorrenti.


 


La FIM Indoor Enduro World Cup di Genova vedrà al via un parco internazionale di piloti di grande valore. Desta interesse e curiosità la partecipazione di Dougie Lampkin (Beta Boano Racing), il più grande nel Trial: 7 volte campione del mondo. Il pluridecorato britannico non è nuovo ad esperienze internazionali di questo genere. Sempre pronto a nuove sfide e nuovi stimoli, è convinto di potersi imporre anche nell’Enduro Indoor, dopo aver dominato per anni la scena mondiale del Trial.


 


La pista, pur molto selettiva e complicata, sarà più larga rispetto agli anni precedenti ed avrà una maggiore varietà di traiettorie possibili. Sarà più facile sorpassare ed evitare intruppamenti, ed anche la partenza avrà un minor peso nell’economia della gara. Proprio questo sembra un punto a favore di del trialista inglese, non ancora troppo abituato alla bagarre di queste competizioni.


 


Senza dubbio lo specialista spagnolo Ivan Cervantes (KTM-Farioli), leader in classifica, non può dormire sonni tranquilli: Tadeusz Blazusiak (KTM -Farioli) e Antoine MEO (Husqvarna CH Racing) sembrano favoriti. Il polacco, specialista assoluto, si presenterà col dente avvelenato per ribaltare il secondo posto di Barcellona ed insediarsi al primo posto in classifica; mentre il franco-monegasco, pilota in grado di vincere su ogni terreno, è intenzionato a ripetersi e sorprendere ancora, sfruttando anche la sua esperienza di crossista. Da non sottovalutare il finlandese campione del mondo EX2 2008 Mika Ahola (HM-Honda) e l’altro spagnolo Xavi Galindo (KTM-Farioli), rispettivamente terzo e quarto in classifica.


 


Alla ricerca di continuità di risultati vedremo Thomas Oldrati (KTM-Farioli) e Alessandro Botturi (KTM Iron Racing Team). Il bergamasco dovrà ripetere l’ottima prova di Barcellona, dove vinse una delle tre finali, dimostrando di essere in grado di sopravanzare i migliori specialisti di questo sport, mentre il bresciano avrà modo di confermare quanto di buono visto in Spagna. Anche Fabio Mossini (HM-Honda) e Simone Albergoni (KTM-Farioli) sono pronti a recitare il ruolo di outsider di lusso. Inoltre, ad accrescere il livello qualitativo e internazionale, saranno presenti il gallese Graham Jarvis (Sherco), il polacco Bartosz Oblucki (Husqvarna CH racing), il francese Rodrig Thain (TM Racing) e il belga Kevin Ganiaux (Gas Gas), tutti in grado di poter salire sul podio.


 


E’ lecito attendersi uno sconquassamento della classifica, un riordino delle gerarchie, soprattutto vista la presenza di campioni del mondo di categorie e discipline diverse, sempre in grado di interpretare il tracciato al meglio e di garantire così spettacolo, agonismo e grandi emozioni.


 


Sarà anche interessante ammirare i giovani partecipanti all’UEM Goldentyre Junior Cup, riservata a piloti under 23, che vede tra i favoriti il francese Jeremy Joly (HM-Honda), che se la dovrà vedere con il polacco Mateusz Bembenik (KTM) e gli italiani Edoardo D’Ambrosio (KTM), Mattia Traversi (Sherco) e Andrea Fossati (Honda), senza sottovalutare gli altri: tutti agguerriti e vogliosi di mettersi in mostra.

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