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Commissione Norme Fuoristrada per Umbria e Toscana

La Commissione Normative Fuoristrada continua la sua opera di informazione e di ascolto delle opinioni sul territorio.
Venerdì 10 febbraio, nonostante il maltempo che ha colpito praticamente tutta l’Italia, si è svolto a Perugia un incontro con alcuni dirigenti di Moto Club del Centro Italia. Un incontro ancora una volta assai utile per studiare una strategia comune, svoltosi presso la sala CONI del Comitato Regionale Umbria, con la collaborazione e ospitalità del Presidente Mara Colligiani, presente anche Andrea Vignozzi, Presidente del Comitato Regionale Toscana, mentre la Commissione Normative Fuoristrada era rappresentata dai Referenti regionali Giorgio Minelli ed Alessandro Marini.
Era attesa anche la presenza di Moto Club dalle Marche, ma il maltempo ha interrotto completamente il passo sui valichi al confine tra le Regioni, escludendo quindi la possibilità di avere un gruppo ancora più numeroso. Complimenti dunque ai rappresentanti dei Moto Club Baglioni, Gubbio e Valdibure, al Referente CSAS Luca Cardoni, al Direttore di gara Flavio Carnevali, al Tecnico Andrea Valenti, presenti dopo avere comunque affrontato le avverse condizioni atmosferiche.
Marco Marcellino, Presidente della Commissione Normative Fuoristrada, ha illustrato ai presenti la composizione della Commissione, i suoi obiettivi, l’importanza della comunicazione verso l’esterno ad ogni livello (federale, territoriale, societario), sollecitando tutti a tenere sempre viva l’attenzione alle notizie pubblicate nello spazio riservato alla Commissione nel sito internet federale.
Le normativa regionali sono spesso di difficile attuazione, mentre non esiste (e forse è meglio così), una normativa nazionale.
Ma anche tra norme similari si assiste poi ad applicazioni ed interpretazioni anche molto diverse tra loro.
La sentenza della Corte di Cassazione nel 2002 ne è l’esempio: ha aperto e mantiene la possibilità di circolare in fuoristrada, senza vessazione presenti prima, ma in Toscana ad esempio ne esce favorito il movimento amatoriale a discapito di quello agonistico, in Umbria l’esatto opposto.
Molti hanno sostenuto che l’ “argomento targa” (da montare in originale, in ogni circostanza), sia in realtà un falso problema, sottolineando che spesso gli amatori sono virtuosi ed invece sono gli agonisti a creare problemi.
E’ stata anche sottolineata l’importanza di una maggiore attenzione ai rapporti di “buon vicinato” con il Corpo Forestale dello Stato ed enti vari, anche se in Umbria e Toscana questo non è una novità, in quanto spesso esistono dei veri e propri protocolli d’intesa. Pure la normativa europea Natura 2000 qui pare non dare problemi, come invece accade altrove, causa la differente interpretazione delle due Regioni nei confronti dei percorsi escursionistici. E nemmeno la mappatura GPS pare essere un problema, in quanto abitudine applicata da anni nella maggior parte delle manifestazioni.
Soprattutto in Umbria, invece, si sente bisogno di alternare i percorsi agonistici, poiché le gare si svolgono quasi sempre negli stessi tracciati ed inoltre si registrano problemi di sovraccarico tra eventi della FMI e degli Enti di Promozione Sportiva.
Nel corso dell’incontro sono invece emersi dubbi sulla scelta di formare gruppi di motociclisti Volontari dell’ambiente, una sorta di ingresso riconosciuto nella Protezione Civile.
Tra le notizie interessanti, è emersa poi anche quella che la Toscana applica una sorta di decalogo per i propri affiliati, con  permessi ed altro, molto utile per il buon vicinato con gli enti.
Marcellino ha colto l’occasione per presentare a tutti il progetto “Impatto zero”, iniziativa della Axiver per i campionati nazionali e ha pregato i presenti di fare opera di comunicazione verso gli assenti, poiché ripristino dei danni causati al territorio e quindi compensazione sono due temi prioritari per il futuro.
Numerosi, nel corso dell’incontro, i contributi proposti dagli intervenuti. E ancora una volta questo lascia capire bene l’importanza di una Commissione i cui membri, preparati sui diversi argomenti, siano in grado di fare sintesi e tesoro delle idee che provengono dagli associati e dal grande mondo dei praticanti.
Al termine della riunione, i rappresentanti della CNF hanno ribadito la volontà di proseguire nel Calendario degli incontri sul territorio, compatibilmente con gli impegni di tutti, perché si ritiene assolutamente fondamentale farsi conoscere su tutto il territorio nazionale, anche come stimolo ad “usare” la Commissione stessa come catalizzatore di istanze e come “centro di promozione” di nuove proposte, da portare all’attenzione delle massime Autorità nazionali.

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