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LIGURIA – “Ciao Luigi”

Questo il messaggio che 260 piloti hanno voluto inviare a quell’uomo che per la prima volta non era presente ad una gara di Enduro, scrivendolo sulle tabelle portanumero.

Luigi Sappia domenica scorsa non c’era a Casanova di Rovegno, e tutti lo hanno percepito, un grande vuoto, per tutti coloro che da una vita erano abituati a vederlo lì con il suo cipollone, a “mandar dentro” i suoi piloti, spesso incavolato marcio sotto la pioggia e la neve o sotto un caldo infame.

Così era Luigi Sappia, un amico, di tutti gli appassionati di Motociclismo , in Liguria e non solo ; aveva iniziato come pilota di gimcane, quegli equilibrismi che oggi ci fanno sorridere ma erano all’epoca terribilmente seri, più serie ancora le trasferte per arrivare alle gare.

Lui a Calvari la Levante Ligure l’aveva fatta in Vespa!!! E non con 300 mm di escursione!

Passata l’epoca delle gimcane e degli audax, iniziata la Regolarità, Luigi è divenuto  una colonna portante del Moto Club Imperia, poi Presidente,  ma ogni domenica ai controlli orari e tante, tante volte a preparare le corse per gli altri, sempre belle, mai banali, qualche volta spacca-moto ma nessuno se le scorderà mai.

Negli ultimi anni aveva anche coordinato la Commissione Regionale Enduro, ove ha lasciato un segno indelebile.

I primi problemi al cuore lo hanno “calmato” ma non quanto i suoi famigliari ed amici avrebbero voluto, e Luigi ha continuato imperterrito, organizzatore di gara, cronometrista per il club, accompagnatore di tutti.

Sappia si è interessato di tutte le specialità, Enduro il suo preferito, poi il Cross ove ha tenuto anche la gestione di Colle San Bartolomeo, ma anche il Trial, che belle gare nella Valle dell’Olio quando le organizzava lui, poi sparite, senza scordare la Velocità, le salite prima proprio della Colla, poi di Carpasio.

Tutto il suo tempo era dedicato alle moto, un servizio costante, nessuno lo potrà mai ringraziare a sufficienza per quello che ha regalato senza mai un interesse personale, un uomo votato al sacrificio ed al servizio altrui, semplice, schietto, “burbero” ma buono come il pane.

L’ultima ed unica benemerenza nel 2011, premiato con la Stella al merito sportivo CONI che probabilmente avrebbe dovuto ricevere un bel po’ prima.

L’ultimo giorno della sua vita è passato a Chiavari, stava dirigendo sabato 9 aprile la prima prova del Campionato Italiano Enduro Under 23 e Senior, finite le operazioni preliminari, partecipato alla conferenza stampa, cenato con amici e dirigenti FMI e del MC Calvari, se ne è tornato in albergo e lì lo aspettava un ictus fatale.

Subito assistito, per lui però non c’è stato nulla da fare; la sua proverbiale forza non gli ha impedito di durare ancora una settimana, assistitito nel reparto di rianimazione di Lavagna, ma senza riprendere conoscenza, Luigi aveva paura di un ennesimo infarto, ma ce lo ha portato via come un fulmine un ictus e non ce lo ha più restituito.

La sua famiglia ha concesso l’espianto degli organi, un gesto bellissimo, l’ultimo regalo al mondo di un uomo che si è concesso agli altri, integralmente senza mai chiedere in cambio qualcosa.

Enduristi e crossisti lo hanno ricordato sabato e domenica scorsi a Casanova e Casale, ma domani 19 aprile molti di essi saranno lì a Bussana, a pochi metri da casa sua , alle ore 15:30 le esequie presso la Basilica del Sacro Cuore , lo ricorderemo tutti per l’ultima volta, insieme.

Ma Luigi sarà sempre con noi, alle gare, impossibile scordare un uomo così!   

Ciao Luigi!

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