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UMBRIA – La scomparsa di Alberto Morresi

Il Comitato Regionale Umbro della F.M.I. è in lutto per la scomparsa di Alberto Morresi. Troppo vicino l’uomo, lo sportivo, il dirigente; troppo stretti e di lunga data i vincoli di collaborazione e di amicizia anche personale, per parlare di sola partecipazione al dolore della famiglia e al cordoglio della Federmoto.


 


Come tutti gli appassionati sanno, infatti, Morresi era nato a Terni e nell’ambito del motociclismo umbro aveva mosso i primi passi di una carriera che lo ha portato fino alla vice – Presidenza della FMI. Lo ricordiamo Presidente (ed instancabile animatore) del Moto Club “Libero Liberati” ma lo ricordiamo soprattutto come uomo di sport. Anzi, è stata proprio la profonda passione per l’agonismo il tratto distintivo della sua attività. Parliamo di una passione sana per il confronto leale e corretto che si manifestava in una grande attenzione verso tutti coloro che praticano il nostro sport, dall’ultimo amatore al campione consacrato. Bastava vedere come Alberto si rapportava con i piloti, attento alle esigenze di tutti, sensibile di fronte alle necessità che gli venivano esposte, pronto a dare un aiuto concreto a chi lo chiedeva (e lo meritava), con generosità ma anche con un intuito pronto, che ne rivelava l’intelligenza.E anche con gli organizzatori aveva la capacità di andare subito al nocciolo delle questioni, negli autodromi come sui campi di motocross parlava subito la stessa lingua dei moto club, di chi si assume responsabilità ed oneri, e per questo era sempre atteso da tutti con impazienza ed accolto con piacere.


 

L’altro aspetto che ci piace ricordare di Alberto Morresi è la sua passione per le regole. Di estrazione Commissario (gruppo del quale è stato a lungo Presidente), in una certo senso non aveva mai smesso la “giacca blu”. E mentre gli altri Commissari hanno continuato a considerarlo uno di loro, con rispetto ma anche con quel cameratismo che è il lasciapassare verso la confidenza e la fiducia reciproca, Alberto ha seguito con coerenza la sua ispirazione, cercando sempre di conciliare l’evoluzione dello sport con il rispetto dei suoi principi di base.


 


All’apparenza era un uomo burbero e pensoso, incuteva anche un po’ di soggezione per la sua mole imponente, ma in realtà era pronto a sciogliersi in una risata o a rispondere con prontezza ad una battuta. La sua necessità di avere costantemente sott’occhio il quadro complessivo del motociclismo italiano (e non solo) non ha mai tolto nulla alla sua innata semplicità ed alla disponibilità tipica dell’uomo di sport, senza superbia né distacco.


 


Fino all’ultimo, fino a che la malattia glielo ha consentito, è stato vicino al nostro mondo. Poi anche l’ultima stilla di energia è venuta meno ed ha dovuto arrendersi ma lo ha fatto con coraggio e dignità.


 


Ci mancherà Alberto, ci mancherà tanto: era un punto di riferimento per lo sport motociclistico italiano e lascia dietro di sé una scia di rapporti e di relazioni che sarà impossibile ricostruire e ripercorrere. Ci mancherà anche in qui, in Umbria, dove potevamo vantarci di essere suoi amici di vecchia data. Ma Alberto Morresi lascia un’eredità di esperienza, competenza e di passione che proprio ai suoi amici per primi spetterà il compito di tutelare e valorizzare.


 


                                                                                              Carmine Adornato


                                                                                              Presidente Co.Re. Umbria

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