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Trofeo del Mediterraneo e attività al Sud: Binetto apre un nuovo capitolo

L’autodromo del Levante, apprezzato da sempre per la sua forte connotazione tecnica e per l’ospitalità dei luoghi e degli organizzatori, torna in scena dopo qualche stagione di apparente “appannamento” numerico. La distanza dalle regioni più popolose di piloti, la sempre maggior propensione degli stessi a circuiti lunghi e veloci ha infatti un po’ penalizzato il tracciato barese ma, grazie anche all’impegno della FMI e della Commissione Moto d’Epoca, molti stanno riscoprendo i vantaggi che può offrire ed anche le sue particolarità con la ricostituzione di un movimento locale.


 


La forza di sostenersi infatti, il circuito pugliese cosi come quello siciliano di Racalmuto, protagonisti del Trofeo del Mediterraneo, la stanno trovando e la dovranno trovare proprio nell’attività logisticamente più favorita. I primi segnali cominciano a farsi vedere e, in occasione della seconda tappa 2008 del Mediterraneo il 31 maggio e 1° giugno  l’impianto di Binetto, forte di una serie di ristrutturazione dei servizi, si è riempito di concorrenti offrendo anche spazio a momenti di cultura motoristica a quattro ruote quali la presenza nel paddock di diverse Alfa Romeo d’Epoca.


 


Al via della domenica pomeriggio quindi anche delle prove riservate a supermotard e quad con un percorso misto terra – asfalto di tutto rispetto, il week end ha visto transitare più di cento mezzi lasciando intravedere non solo una netta ripresa rispetto al passato ma anche un cambio di rotta sostanziale. Unica nota negativa l’annullamento della 125 Sport: pochi i partenti, tra concomitanze immediate o vicine molti disertavano l’appuntamento. Più ricche invece le griglie di 600 Open, Open e Naked. Nelle medie Massimiliano Iannone agguantava la pole davanti a Antonio Lovero e Caruso Venerando, quarto, a chiudere un dominio tutto Yamaha, Muzio Fumai. Quinto e primo delle Honda quindi Rossano Albanese mentre la prima Suzuki chiudeva solo 11° con Franco Rodio. Ancora Yamaha sugli scudi quindi anche nelle Open con Stefano Bungaro e Cosimo Diviccaro tallonati dalla Suzuki di Nicola Spalierno e dalla Ducati di Antonino Mancuso.


 


Da segnalare che i quattro chiudevano con un differenza tra loro di appena 5 decimi..nella Naked, classe che trova nel bacino meridionale la stessa attenzione che si riscontra a livello nazionale, duello aperto da subito tra la KTM di Luigi Galasso e le Honda Hornet di Di Marco e Colucci. Insidiose pure le Triumph di Pascetta, Scampoli e Amich, qualche difficoltà invece per le Tuono di casa Aprilia per la guida di D’Angelo e Spelorzi sul tortuoso tracciato barese. Solo 11° D’Angelo nel finale di gara, per Spelorzi arrivava addirittura il ritiro in compagnia del siciliano Caronia su Ducati.


 


La vittoria invece era appannaggio di Domenico Di Marco che, dopo qualche giro di inseguimento, passava Galasso e teneva testa fino alla bandiera a scacchi. Terzo assoluto Luigi Brunetto su KTM, alle sue spalle chiudevano Colucci e quindi la prima delle Triumph per la guida di Marco Pascetta. Nelle 600 Open il pole man Iannone cedeva il passo a Fumai nelle battute iniziali chiudendo poi, nonostante il giro veloc di gara, solo in quarta piazza alle spalle di Albanese e Vincenzo Ostini, autore quest’ultimo di una bella rimonta rispetto alle qualifiche.


Per le Open quindi Antonino Mancuso portava la sua Ducati alla vittoria ai danni dell’alfiere Yamaha Cosimo Di viccaro. Terzo Nicola Spalierno, per lui giro veloce di gara e soprattutto presenza costante in zona podio. Meno fortunata invece l’avventura di Stefano Bungaro: il pugliese, partito dalla pole, teneva botta agli insidiosi rivali per poi uscire di scena a metà gara.


 


Prossimo appuntamento per il Trofeo del Mediterraneo sempre a Binetto il 27 e 28 settembre.

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