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Motovacanza in Turchia – In Cappadocia verso la conclusione

Giovedì bella gita in bus alla Rocca di Alanya, seguita da una in battello lungo le falesie di Antalya fino ad ammirare la cascata che precipita direttamente in mare.

Venerdi’ 27 si riprendono le moto per raggiungere Konya, la città’ Santa dei Dervisci, con il mausoleo del loro fondatore ed oggi una breve tappa per arrivare in Cappadocia, giusto il tempo per un breve momento di relax in piscina poi via per vedere lo spettacolo dei Dervisci rotanti, monaci islamici che esprimono la loro filosofia spirituale in questa sorta di ballo fatto di vorticose rotazioni.

Adesso ci attende uno dei momenti migliori di tutto il viaggio: l’esplorazione della Cappadocia, con le sue citta’ sotterranee, le chiese rupestri e i “camini delle fate”, case scavate in pinnacoli di tufo.

Oggi finisce aprile ed anche il nostro tour e’ entrato nella sua fase finale, ma lo ha fatto alla grande, portandoci nella zona della Cappadocia, uno dei piu’ preziosi patrimoni dell’UNESCO.

La Cappadocia e’ una terra incantata: città sotterranee di 8-12 livelli in cui si rifugiavano le popolazioni in caso di attacchi, chiese rupestri affrescate e monasteri ricavati sui fianchi delle montagne, i “camini delle fate” pinnacoli di tufo scavati all’interno per ricavarci abitazioni; in questo panorama da favola ci siamo aggirati per due giorni restando stupiti e affascinati ad ogni istante.

Con qualche rimpianto ci prepariamo a partircene domani, ma ci consola sapere che arriveremo in un luogo altrettanto attraente: l’antica Bisanzio “sospesa fra due mondi e fra due ere”.

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