Franco Morbidelli, ovvero il migliore italiano nella Moto2. Cresciuto nel CIV e poi nel San Carlo Team Italia Stock 600, nel 2014 ha fatto il grande salto nel Motomondiale. Ora se la gioca costantemente con i più forti e difficilmente resta fuori dalla top 5. “Sono contento di come è iniziato il Campionato – spiega Morbido, che abbiamo incontrato domenica a Imola in occasione del Mondiale Superbike -. L’anno scorso nelle prime quattro gare non ero stato veloce, lottavo per la zona punti, invece in questo inizio di stagione ho totalizzato tre quinti posti e un sesto. E’ stato fondamentale partire con il piede giusto”. Ora manca solo il passo in più per salire sul podio: “Dobbiamo e possiamo migliorare, ma intanto grazie ad Aligi Deganello, il mio capotecnico da inizio campionato, abbiamo acquisito esperienza”. E allora chissà che Le Mans – e ancora meglio il Mugello – non possano riservare a Franky grandi sorprese.
Visto il luogo dell’intervista (il box del San Carlo Team Italia), la domanda è d’obbligo: per la carriera in Moto2, quanto è stato importante diventare Campione Europeo Stock 600 nel 2013? “Questa categoria è ottima per i giovani perché il livello è alto. Certo, la Moto2 è un’altra cosa ma l’Europeo rappresenta un buon punto di partenza. Personalmente, se oggi sono tra i primi in Moto2 lo devo anche alle persone che mi circondano. Anche nei momenti difficili mi hanno dato tempo di crescere nella maniera giusta, incoraggiandomi sempre ed aiutandomi quanto più possibile”.
