Daniele Moschini e Matteo Boncinelli sono saliti sul primo e secondo gradino del podio nel quarto appuntamento stagionale con il Mondiale di Flat Track, disputato a Pardubice, Repubblica Ceca.
L’inno di Mameli è risuonato ancora una volta in uno degli ovali più prestigiosi al mondo. Moschini bissa il successo di dodici mesi fa dimostrando una notevole confidenza con il tracciato ceco. Lo scorso anno in sella ad una Zaeta, quest’anno ad una KTM, l’esperto pilota marchigiano ha azzeccato la partenza perfetta dopo ben tre interruzioni della manche finale in seguito ad altrettante cadute che hanno comportato la sospensione della batteria decisiva.
La gara
Moschini si è qualificato per la finale assieme ad altri tre piloti azzurri: Matteo Boncinelli, Daniele Tonelli e Vittorio Emanuele Marzotto. Moschini, nella quarta partenza, è riuscito dalla corsia esterna a mettere la propria ruota davanti agli avversari nella prima curva, gestendo con autorità i dodici giri della finalissima, chiudendo trionfalmente sotto alla bandiera a scacchi. Boncinelli, dopo lo stop forzato nella terza prova stagionale a Boves (CN), per infortunio, ha conquistato un prezioso secondo posto che gli consente di potersi giocare, nell’ultima gara stagionale di Morizés, l’8 ottobre, le chance per la zona medaglie. Terzo classificato il ceco Ervin Krajčovič, leader della classifica generale con cinque punti di vantaggio sullo spagnolo Gerard Bailo e dodici sull’argentino Matias Lorenzato. Gli altri azzurri in gara: Tonelli nono, Marzotto decimo, Bossetti quindicesimo, Troiano sedicesimo.
Moschini, al termine della gara, esprime tutta la propria soddisfazione per un successo quasi insperato, ma meritato: “A giugno, dopo il divorzio con Zaeta, non avevo la possibilità di gareggiare. Sono stato contattato da Fabrizio Vesprini che mi ha messo a disposizione una moto, con un solo allenamento effettuato ho preso parte alle gare del mondiale, dove ho sofferto parecchio nelle prime tre prove. Qui, a Pardubice, è andato tutto per il meglio. Sono riuscito a partire davvero bene nella finale, sono rimasto concentrato per tutti e dodici i giri, non finivano più, mantenendo l’unica traiettoria possibile. E alla fine ho vinto”.