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Misano Classic Weekend. Weekend da record

Si è chiusa domenica la quinta edizione del Misano Classic Weekend, l’evento dedicato alle moto “diversamente giovani” e agli appassionati da sempre delle due ruote, del vintage, della storia della moto che ha visto, proprio nel nostro territorio, la nascita di grandi campioni e di importanti case produttrici.

L’evento è stato realizzato da Misano World Circuit in collaborazione con la FMI e Motor Bike Expo di Verona e ha visto come Media partner le riviste Motociclismo d’Epoca, Ferro e il portale sportivo Corsedimoto.com

Un anno di record.

501 i piloti scesi in pista in questi tre giorni. Record assoluto della manifestazione a riprova che l’evento, iniziato 5 anni fa da un’idea del Circuito di Misano con la Federazione Motociclistica,  si arricchisce sempre più, sino a raggiungere in questa edizione numeri entusiasmanti anche per quanto riguarda i visitatori: 9000 (contro gli 8.000 dello scorso anno) e di stand in paddock. “Ricordo ancora la prima conferenza stampa di 5 anni fa”, ha spiegato il Presidente FMI, Giovanni Copioli. “La manifestazione è cresciuta tantissimo e ritengo ci siano ulteriori margini di sviluppo. La presenza di 500 piloti è un segnale importante di soddisfazione e noi stiamo già lavorando alla prossima edizione.

Con il Misano Classic si conclude la stagione motociclistica sportiva del 2017 in Circuito. Un anno veramente fantastico, che ci ha visto protagonisti in tante occasioni. La tappa della SBK ha raggiunto 68.154 spettatori, 2400 in più rispetto sul 2016, cui si è aggiunto un altro traguardo importante: la firma dell’accordo fra Santamonica e Dorna che prevede la prosecuzione dell’accordo sino al 2020. – ha dichiarato visibilmente soddisfatto Andrea Albani, managing director del MWC Marco Simoncelli “Anche la tappa del Gran Premio Tribul Mastercard San Marino e Riviera di Rimini, nonostante la pioggia e l’assenza di Valentino Rossi, ha contato più di 158mila spettatori nel weekend. Da qui alla fine dell’anno abbiamo altre iniziative in programma (tra cui il Progetto Lavoro e Guido Sicuro) e per il resto ci rivediamo tutti al Motorbike di Verona in gennaio.

Café Racer

Nell’area Special&Icons è andato in scena il contest dedicato alle moto special nei vari stili café racer, flat, scrambler e racing classic, organizzato dalla rivista Ferro insieme al suo direttore Fabio Cormio, in collaborazione con Motor Bike Expo e Santamonica che lo ospita per la seconda volta. Ieri le premiazioni. Vince la categoria Newcomer e quindi si aggiudica il premio più ambito, consistente in uno stand gratuito al Motor Bike Expo di Verona, la “Moto Guzzi 1000 Special” che nasce sulla base di una Moto Guzzi SP II, creata della Moto Doc di Perugia.

I Fratelli Ciot di Treviso sono stati premiati con il Ferro Special Prize (conferito dai due noti customizer Roberto Totti e Franco Augello) e con il Ferro Honda Award (che garantirà loro l’accesso diretto al contest Il Ferro Dell’Anno) grazie alla loro Honda FMX trasformata in moto da Flat Track. Si è aggiudicato il titolo di Best in show la “Goodwood”, una moto con blocco BMW del 1986 preparata in stile cafè racer (intitolata al noto festival vintage anni ’50). Autore di questa moto Sandro di Bottega Bastarda di Forlì. Sia sabato, che domenica sono state premiate dalla redazione anche le special più belle tra quelle parcheggiate intorno allo stand di Ferro.

Le Gare

Sabato si sono svolte le prove ufficiali e la Gara di Endurance. Domenica, dal primo pomeriggio le gare di Italian Cup, Trofeo Italia/Naked e Vintage Guzzi. Alle 18.00 la cerimonia di premiazione. I risultati sono consultabili sul sito misano.perugiatiming.com/risultati

Endurance

Nella gara Endurance di sabato della durata di 4 ore, che ha preso il via alle 18.30, hanno dominato i fratelli Guareschi – Vittoriano (classe ‘71) e Gianfranco (‘75). La coppia parmense era in sella a una Moto Guzzi 1150, ideata e preparata da loro che sono proprietari della concessionaria della Casa italiana. I Guareschi sono vissuti di pane e motori. La famiglia è titolare dal 1973 della storica officina da cui prende il nome, ma il padre già lavorava nel settore dal 1951.

Tra i numerosi risultati ottenuti, Vittoriano è stato vice iridato della Super Sport 600 nel ‘97 e ’98, è stato direttore sportivo di Ducati MotoGP (collaudatore della Desmo 16 Ducati MotoGP) e team manager dello Sky VR46 Team in Moto3. Anche Gianfranco è da sempre protagonista del mondo delle due ruote, dalle minimoto fino alla Stock 1000. Ha vinto il titolo italiano della Sport Production 600 nel 2000. Dal 2001, anno in cui è nato il CIV, il suo miglior risultato è stato nel 2005 quando è arrivato terzo al Campionato. Infine, ha vinto nel 2006 e nel 2007 la Battle of the Twins (battaglia dei bicilindrici) nella mitica Bike Week di Daytona in Florida.

Vita da paddock

Il paddock è tornato indietro nel tempo, tornando agli anni ‘80, epoca nella quale, anche nel mondiale, la sera si alzavano i fumi dalle griglie e i team, in pista rivali, mangiavano tutti alla stessa tavola.

Mostra

Tanti visitatori anche alla mostra allestita nella Sala Simoncelli con “Gioielli in mostra”, con una esposizione delle moto che hanno fatto la storia di Misano e del motociclismo.

Fra le altre, la Ducati 750 F1 pilotata da Marco Lucchinelli nel 1986, quando vinse la 200 Miglia di Misano; la Ducati 888 Superbike 1991, la prima con iniezione elettronica pilotata dall’americano Doug Polen; la Ducati 999 SBK, protagonista di pole e vittoria in gara 1 e gara2 con Troy Bayliss nel 2002; la Ducati Desmosedici GP07, trionfatrice della stagione 2007 con Casey Stoner; l’Aprilia 250 Gp, la prima a vincere una gara nel mondiale velocità, a Misano nel 1987 con Loris Reggiani; la Yamaha OW81 1986 guidata dal campione statunitense Eddie Lawson; la Yamaha M1 2008 MotoGp che vinse il mondiale MotoGp con Valentino Rossi (quella esposta è stata usata a Laguna Seca, dove avvenne il sorpasso a Stoner al Cavatappi); la AMF Aermacchi Harley-Davidson 250 RA GP 1974 portata al debutto da Renzo Pasolini nella stagione 1972.

Nella foto, da sinistra: Andrea Albani, il giornalista Marco Masetti e Giovanni Copioli

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