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L’intervista a Francesco Bellei: “Voglio far diventare la mia passione una professione”

Sesto posto di giornata e primo posto nella Fast; è stato questo l’ottimo debutto di Francesco Bellei nella Mx2 del Campionato Italiano Motocross Prestige.

Nato a Trento il 26 novembre 2008, il giovanissimo Talento Azzurro FMI ha sorpreso tutti in quel di Mantova, dimostrando di essere un talento cristallino della specialità e pronto per poter entrare nel mondo dei grandi del Motocross.

Punto fermo delle Fiamme Oro, da quest’anno Francesco fa parte del Team Dreams Racing, con il quale parteciperà anche all’Europeo 125, con l’obiettivo di migliorare e fare più esperienza possibile anche in campo internazionale.

In questa intervista si sono toccati i punti fondamentali della sua carriera sportiva, dagli esordi sulle minimoto all’esperienza acquisita in campo europeo nell’Europeo 125, fino ad arrivare al suo sogno nel cassetto: diventare un pilota del Mondiale.

Com’è nata la tua passione per le moto?

“Sono nato in mezzo alle moto perché sia mio papà che mia mamma sono grandi appassionati. Entrambi correvano con le moto da velocità in pista e mio papà è stato campione italiano 125 nel 1992. Mio nonno materno – Paolo Bosetti – era un grande appassionato di moto e anche lui era un velocista, purtroppo non l’ho conosciuto perché è venuto a mancare nel 2003. Da piccolo ho iniziato a guidare le minimoto, avevo una Pasini Racing e con la mia famiglia andavamo a girare e a fare delle gare a Cattolica, Pomposa e a Ferrara. Alternavo la minimoto con il motocross. Poi ho scelto il motocross perché lo trovavo più divertente.”

All’esordio in MX2 nell’Italiano Prestige hai conquistato un sesto posto di giornata ed un primo posto nella Fast. Direi un inizio importante.

“Sono molto soddisfatto di gara 1, in gara 2 invece non ho potuto replicare, o almeno provarci, perché ho avuto un problema tecnico alla moto. L’idea era quella di fare una gara di allenamento senza alcuna aspettativa in previsione dell’Europeo 125, è stata una sorpresa per tutti noi perché con il 250 mi alleno veramente poco, circa una volta al mese. Spero di poter confermare in futuro questo risultato, se decideremo di partecipare ad altre gare del Prestige”

Sei nelle Fiamme Oro e da quest’anno fai parte del Team Dreams Racing. Come è andata la preparazione invernale con loro e come ti stai trovando dal punto di vista professionale?

“Mi sento veramente fortunato perché ho modo di allenarmi con le Fiamme Oro, i Talenti Azzurri e il Dreams Racing. Durante l’inverno mi sono allenato in palestra con costanza e sono riuscito a fare una piccola trasferta in Sardegna. Lì ho potuto trascorrere qualche giorno con il Team  Dreams e trovare l’affiatamento giusto. Mio papà è il mio meccanico e mi segue sia agli allenamenti che alle gare. È la mia prima esperienza in un Team e sono contento perché, essendo presente anche la mia famiglia, riesco ad abituarmi pian piano all’idea di che cosa significhi stare in una squadra”

Il pilota nella maggior parte dei casi è artefice del proprio destino, in pista però siete in due: te e la tua moto. Com’è il feeling di queste prime uscite stagionali con la tua KTM?

“Sin da piccolo ho sempre usato KTM, la moto è praticamente uguale a quella che usavo l’anno scorso. Il cambio epocale c’è stato la scorsa stagione; quando l’ho provata per la prima volta mi sono trovato bene fin da subito, il telaio è decisamente migliore rispetto a quello della moto del 2022.”

Quest’anno sarai nuovamente all’EMX 125. Qual è il tuo obiettivo in campo europeo?

“Oddio non lo so… diciamo che mi piacerebbe divertirmi tanto. Non so come vanno gli altri piloti rispetto a me, quando inizieranno le prime gare vedremo il livello che c’è in pista e potrò farmi un’idea e pormi un obiettivo da raggiungere.”

Fai parte del Progetto Pata Talenti Azzurri FMI. Quanto è importante la Federazione per la tua crescita, sia come pilota che come persona?

“Sono molto orgoglioso di essere entrato a far parte del Progetto Pata Talenti Azzurri FMI, ringrazio la Federazione per avermi scelto. Penso che avere alle spalle una Federazione sia molto importante per un pilota, e anche dal punto di vista personale i collegiali organizzati dai Tecnici FMI ci aiutano a crescere.”

Qual è la gara che hai disputato che ricordi con più piacere e perché?

“Sicuramente l’ultima gara che ho fatto perché è stata la mia prima volta in MX2 e sono riuscito a portarmi a casa un buon 6° posto assoluto. Sono contentissimo specialmente per il 3° posto in gara 1 e per la tabella rossa nella Fast”

Sul piano sportivo e personale, hai un sogno nel cassetto? Se sì, quale?

“Sicuramente diventare campione del mondo come tutti i piloti, direi che è quasi scontato. Mi piacerebbe riuscire a diventare un pilota del Mondiale, voglio far diventare la mia passione una professione.”

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