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Bimbi più sicuri in moto

Presentata la seconda edizione del manuale che educa i piccoli passeggeri al corretto comportamento da adottare in sella a un motoveicolo, e i genitori a tutelarne l’incolumità durante gli spostamenti.

Nel corso del 2016, in Lombardia, 4511 bambini sotto i 14 anni di età sono stati trasportati al pronto soccorso perché coinvolti in incidenti stradali: 219 hanno riportato ferite in scontri tra auto e moto, 6 tra moto e moto, 140 cadendo da un motoveicolo (dati AREU-Lombardia). Sono numeri inaccettabili per una società civile che abbia a cuore il futuro del proprio Paese.

Per ridurre il numero di incidenti che vedono coinvolti i piccoli passeggeri di scooter e motocicli, la FMI – Comitato Regionale Lombardia in collaborazione con il CONI – Comitato Regionale Lombardia e con il Lions Club Arcore Borromeo sostiene l’iniziativa “La famiglia in moto. Come trasportare i bambini in moto in sicurezza”, un manuale dedicato agli alunni della III, IV e V classe delle scuole elementari e ai loro genitori, mirata a educare entrambi all’utilizzo consapevole delle due ruote motorizzate.

L’iniziativa, firmata dalla giornalista Giovanna Guiso e giunta alla seconda edizione, è stata presentata in un convegno organizzato dalla FMI Lombardia e svoltosi lo scorso 3 giugno all’Autodromo Nazionale di Monza, Sala stampa, nel contesto della 42a edizione del “Festival dello Sport”, in concomitanza alla 9a edizione di “Giovanimotoinsieme”.

Il convegno, il primo realizzato in Italia su questo tema, ha avuto il patrocinio di Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Polizia di Stato, CONI, FMI, Regione Lombardia, Comune di Monza, Lions Club Arcore Borromeo, Associazione vittime incidenti stradali onlus (AVISL), Fondazione Oratori Milanesi, Autodromo Nazionale Monza e Unione Società Sportive Monza Brianza (USSMB).

È stato presieduto da Ivan Bidorini, presidente FMI Lombardia, Oreste Perri, presidente CONI Lombardia, Stefano Francescon, vicepresidente Lions Club Arcore Borromeo, Ivan Capelli, presidente ACI Milano, Enrico Radaelli, membro Consiglio di Amministrazione SIAS Autodromo Nazionale Monza e Fabrizio Ciceri, presidente Unione Società Sportive Monza Brianza.

Sono intervenuti Rinaldo Batelli, referente Educazione stradale FMI Lombardia, Marco Guidarini, medico traumatologo e presidente dell’Associazione motociclisti incolumi onlus (AMI), Massimo Bentivegna, vice questore aggiunto Polizia di Stato, Domenico Musicco, avvocato e presidente dell’Associazione vittime incidenti stradali e sul lavoro onlus (AVISL), Claudia Fabris, psicologa del traffico e presidente dell’Associazione per il benessere e la sicurezza (InClaRis), Santo Puccia, 1° dirigente Polizia di Stato Servizio Polizia stradale, Filippo Aragona, Guardia di Finanza, Ferdinando Restelli, direttore responsabile periodico In Sella e l’autrice del manuale e giornalista Giovanna Guiso che ha presentato il manuale e moderato il convegno.

Si è parlato dei programmi educativi che la FMI Lombardia propone alle scuole primarie e secondarie del territorio lombardo; della necessità di analizzare gli incidenti stradali per ridurre l’incidentalità degli utenti vulnerabili nei tratti stradali più pericolosi; dell’attività di controllo sulle strade svolta dalla Polizia stradale attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici, e di protezione attraverso le proprie campagne di educazione stradale; del trasporto dei bambini su motoveicoli secondo il Codice della strada, delle lacune legislative e delle sanzioni per chi non rispetta le regole; degli aspetti legali degli incidenti stradali che coinvolgono i minori; della scarsa consapevolezza degli adulti sulle conseguenze di comportamenti di guida sbagliati, in particolare dei bimbi trasportati; del ruolo dei media nella diffusione della cultura della prevenzione tra gli utenti vulnerabili (bambini compresi).

L’obiettivo del convegno, che verrà proposto in altre province lombarde, è promuovere una cultura della prevenzione che comprenda un’educazione continua ed efficace e una formazione specifica mirata agli utenti vulnerabili. Tale obiettivo è in linea con quanto è stato deciso alla Conferenza sulla sicurezza stradale, indetta dalla Commissione Europea e svoltasi a Malta lo scorso 29 marzo cui hanno partecipato i Ministri dei Trasporti dei Paesi membri e nel cui ambito è stato deciso di migliorare la sicurezza stradale degli utenti vulnerabili attraverso un’educazione e una formazione specifica, l’ottimizzazione dei dispositivi di protezione e l’adozione di dispositivi di sicurezza sui nuovi veicoli.

«Il Comitato Regionale Lombardia FMI ritiene che i futuri motociclisti vadano formati fin dalla più tenera età alla cultura della prevenzione attraverso l’insegnamento dei concetti di sicurezza attiva e passiva e dei comportamenti corretti, nel rispetto del Codice della strada e che, attraverso i giovanissimi sia possibile modificare i comportamenti sbagliati degli adulti» ha dichiarato Ivan Bidorini, presidente FMI Lombardia. «Questo manuale riempie il vuoto educativo che esiste nelle famiglie e nella società sul trasporto dei bambini in sella alle due ruote motorizzate pertanto la FMI Lombardia lo divulgherà in altre province lombarde nel corso del 2017 e del 2018 attraverso le varie tappe del convegno, distribuendolo poi nelle scuole elementari del territorio lombardo che ospiteranno i corsi federali di educazione stradale».

Nella foto: un momento del convegno cui hanno presenziato (da sx) Enrico Radaelli, Ivan Capelli, Ivan Bidorini, Giovanna Guiso, Oreste Perri, Stefano Francescon e Fabrizio Ciceri.

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