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Inaugurata la 74° edizione di EICMA

È stata inaugurata oggi EICMA 2016, la 74° Esposizione internazionale del Ciclo, Motociclo e Accessori. A Rho Fiera fino al 13 novembre, torna l’esposizione di moto, bici e scooter più importante del pianeta. Alla cerimonia di apertura, presso il Centro Congressi Stella Polare della Fiera di Rho, sono intervenuti: Roberta Pinotti (Ministro della Difesa), Vincenzo Boccia (Presidente di Confindustria); Antonello Montante (Presidente di EICMA S.p.a. e “padrone di casa”); Giuseppe Sala (Sindaco di Milano); Roberto Maroni (Presidente della Regione Lombardia); Luisa Todini (Presidente di Poste Italiane spa), Corrado Capelli (Presidente Confindustria Ancma); Alfio Morone (Presidente Fondazione italiana per le 2 Ruote); Corrado Peraboni (Amministratore Delegato Fiera Milano); Benito Benedini (Presidente Fondazione Fiera Milano).

EICMA Spa nasce per volontà delle imprese del settore ciclo e motociclo, oggi rappresentato da Confindustria Ancma. Dal 1914 organizza l’Esposizione internazionale Ciclo e Motociclo. L’evento di Milano è il più antico e importante del mondo per il settore, tanto da garantire una presenza di pubblico, di operatori del settore e stampa che nessun altro appuntamento rappresentativo di questo ramo dell’industria può vantare. Un punto di riferimento e un appuntamento capace di proporre temi ben al di là delle due ruote tesi a raccogliere le esigenze della società civile anche attraverso la contaminazione con altri settori.

“Non è un caso che Eicma oggi sia soprattutto innovazione. Questo infatti l’ha caratterizzata più di ogni altra cosa fin dal 1914, anno della sua prima edizione. Oggi come allora, infatti, l’industria delle due ruote è all’avanguardia per ricerca, sperimentazione, creatività e design.” ha commentato Antonello Montante, presidente di Eicma, “Ci siamo chiesti quali servizi e quali opportunità potessimo offrire in più ai nostri espositori e abbiamo immaginato un nuovo modello di evento fieristico, che mette al centro dei propri scopi, prima di tutto, offrire nuove opportunità di crescita a ogni azienda, dalle più piccole ai big del settore. E abbiamo trovato che l’essenza dell’Esposizione è l’innovazione. Nonostante sia passato più di un secolo dalla prima edizione, permane la sua straordinaria capacità di mettere in relazione diretta e continuativa tutti gli attori economici del nostro settore. “

 

La manifestazione, numeri e dettagli
L’Esposizione internazionale Ciclo e Motociclo, oltre al successo di pubblico, si conferma ogni anno un’occasione fondamentale per le aziende grazie al ricco programma B2B. La copertura mediatica ha sancito che è l’evento dedicato alle due ruote più importante del mondo e l’unico in grado di raccontare il settore in ogni suo aspetto. Rispetto al 2014, si registrano +12.29% espositori confermati e +12% di superficie netta venduta, con un occupato lordo che si attesta sui 280.000 mq.

–           Pubblico (visitatori attesi): 600.000;

–           Superficie lorda occupata: 280.000 mq;

–           Espositori e marchi rappresentati: 1078 trade visitors; attesi: 45.000; provenienza: 69% Europa;

9% Stati Uniti; 19% Asia; 2% Africa; 1% Oceania (dati 2014);

–           Stampa (attesa): 6000 presenze tra giornalisti, cameraman e fotografi; provenienza: 70% Europa; 17% Asia; 12% Stati Uniti; 0,50% Africa, 0,50% Oceania (dati 2014);

Il settore delle due ruote
L’Italia è il Paese europeo che vanta il maggiore parco circolante di veicoli motorizzati a due ruote
, 8,5 milioni di veicoli >50cc e 2 milioni di ciclomotori=50cc (il 27% del totale europeo). Tale parco circolante genera un valore di utilizzo che supera gli 11 mld, in particolare i premi assicurativi ammontano a 6,4 mld, a cui si aggiungono le spese per il carburante (2,8mld) le riparazioni (1 mld), accessori, pneumatici e tassa di circolazione (1 mld). In termini di gettito erariale il settore contribuisce per 3,6 mld, di cui quasi il 50% è relativo alle accise e IVA sul carburante, seguue l’aliquota sul premio RC, l’IVA su riparazioni e accessori, la tassa di possesso etc. L’industria nazionale produce più veicoli (288 mila nel 2015) di quanti ne immatricoli (194 mila) e può vantare un saldo della bilancia commerciale positivo da oltre vent’anni, con un valore cumulato di oltre 10 miliardi di euro; produce più del 50% dei veicoli che escono dalle fabbriche europee. La componentistica italiana del comparto storicamente vanta un eccellente livello manifatturiero, all’avanguardia a livello europeo. Negli ultimi anni, purtroppo subisce la concorrenza extra-europea (il 75% dell’import proviene dal far-east asiatico), che produce principalmente parti per scooter o motocicli di piccola cilindrata, spesso praticando politiche di prezzo al limite del dumping.

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