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I Corsi IGAST? “Necessari a qualunque fuoristradista”

Si è svolto sabato 25 e domenica 26 aprile a Polcanto (FI), presso il Centro Tecnico Federale della FMI, il sesto corso del 2015 per Istruttori di Guida Attività Sportive Territoriali (IGAST). Organizzato dalla Commissione Sviluppo Attività Sportive (CSAS), l’appuntamento ha proposto gli interventi del Vice Presidente FMI Giovanni Copioli, dell’Avvocato Carmen Musuraca (Studio Avv. G. Martinelli), del Professor Raffaele Prisco e del Dottore Gabriele Sorini.

I corsi per IGAST hanno come obiettivo la formazione di Istruttori riconosciuti dalla FMI che, una volta superato un apposito esame, hanno il compito di accompagnare in percorsi fuoristrada i tesserati, trasmettendo loro i principi necessari per una corretta fruizione del territorio, nel rispetto delle norme che regolano la circolazione offroad.

Fino ad oggi hanno preso parte ai corsi 134 Tesserati e buona parte di questi hanno superato i test e le valutazioni previste. I nominativi di questi ultimi verranno resi noti in seguito al Consiglio Federale del 15 e 16 maggio nel quale, con apposita delibera, saranno ratificate le loro qualifiche ed il loro inserimento nell’apposito elenco.

Dopo quelli di marzo tenutosi rispettivamente in Sicilia ed in Piemonte si sono svolti quattro corsi a Polcanto che hanno visto la partecipazione di tesserati di varie regioni. Subito dopo l’estate saranno tenuti due corsi per chiudere questo primo ciclo, che saranno dedicati alla regione Sardegna ed al Triveneto ed ai loro tesserati che avevano già fatto pervenire la loro iscrizione a suo tempo. Per tutte le informazioni: commissione.sviluppo@federmoto.it 

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Di seguito, riportiamo il commento di Giacomo Pielich (Romagna
Enduro Tour) che ha partecipato all’ultimo corso per IGAST: “Ammetto di essere arrivato al Centro Federale molto prevenuto sulla reale utilità di questo corso. I relatori però sono andati oltre le mie aspettative e hanno affrontato temi tutt’altro che scontati, ma sopratutto necessari a qualunque fuoristradista. La prova pratica, apparentemente banale, ha messo in risalto l’importanza della tecnica di guida che molto spesso si pensa di avere innata. Voglio ringraziare la Federazione e i relatori per la loro professionalità. E un corso che consiglio a tutti”.

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