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“Storie di Moto in Prima Linea” ha celebrato l’iscrizione della moto n. 300mila al Registro Storico e il 70° anniversario della fondazione del Museo Storico della Motorizzazione Militare

Il mezzo è una Moto Guzzi 350 del 1957 dell’Esercito Italiano. Alla Città Militare della Cecchignola è stato presentato anche “Top Secret”, il secondo volume di Metalli Preziosi.

Un evento celebrativo, un’occasione per fare cultura, un connubio fra storia e tradizione. “Storie di Moto in Prima Linea” ha rappresentato un appuntamento poliedrico che ha messo in forte evidenza la comunione di intenti tra la Federazione Motociclistica Italiana e l’Esercito Italiano.

L’incontro si è tenuto giovedì 5 giugno presso la Città Militare della Cecchignola a Roma. Nell’occasione è stata celebrata l’iscrizione della moto n. 300.000 al Registro Storico FMI congiuntamente ai 70 anni del Museo Storico della Motorizzazione Militare. Inoltre è stato presentato il secondo volume della collana Metalli Preziosi. In rappresentanza della FMI hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente FMI Giovanni Copioli, il Vice Presidente FMI e Coordinatore del Comitato Moto d’Epoca, Rocco Lopardo, mentre per l’Esercito Italiano erano presenti il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, intervenuto nella prima parte dell’evento, il Tenente Generale Sergio Santamaria e una numerosa rappresentanza della Forza Armata. A conferire ulteriore prestigio all’evento, la presenza del 15 volte Campione del Mondo, Giacomo Agostini.

La giornata è stata introdotta, la mattina, dal Seminario per Esaminatori e Referenti del Registro Storico. Successivamente i referenti dell’Esercito hanno guidato i presenti in una interessante visita al Museo Storico della Motorizzazione Militare.

Alle 14.30 è entrato nel vivo l’evento celebrativo “Storie di Moto in Prima Linea”, un appuntamento poliedrico e rivelatosi davvero interessante per gli oltre 400 presenti in sala. L’incontro si è aperto con la presentazione della Moto Guzzi 350 del 1957 appartenente all’Esercito Italiano. È il mezzo n. 300.000 iscritto al Registro Storico. Successivamente si è tenuta la Celebrazione del 70° anniversario della fondazione del Museo Storico della Motorizzazione Militare, sottolineando il suo ruolo nella tutela della storia della motorizzazione italiana. La FMI ha consegnato una targa che verrà apposta all’ingresso del Museo. In conclusione, è stato presentato dall’autore Giulio Gori (Direttore di Motitalia) il secondo volume di Metalli Preziosi, intitolato “Top Secret”, che illustra 85 prototipi inediti realizzati dalle Case italiane. Comprando il volume direttamente dal sito dell’editore i tesserati FMI hanno a disposizione uno sconto esclusivo. E’ sufficiente scrivere TOPSECRET come codice sconto e inserire il proprio numero di tessera nelle note. “Storie di Moto in Prima Linea” è stato impreziosito dall’esibizione della virtuosa Banda dell’Arma dei Trasporti e Materiali dell’Esercito Italiano.

Giovanni Copioli, Presidente FMI: “Il nostro Registro Storico ha raggiunto un traguardo significativo iscrivendo la moto n. 300mila, una prestigiosa Moto Guzzi 350 dell’Esercito. Contestualmente abbiamo celebrato il 70° anniversario della fondazione del Museo Storico della Motorizzazione Militare in un evento davvero unico nel suo genere. Abbiamo dimostrato quanto la storia del motociclismo sia sinonimo di cultura e tradizione, un’occasione anche per riscoprire il nostro passato e guardare al futuro con nuova consapevolezza. Ringrazio l’Esercito Italiano per aver condiviso con noi un appuntamento di prim’ordine”. 

Tenente Generale Sergio Santamaria, Esercito Italiano:“Il Museo Storico della Motorizzazione Militare è il custode di cimeli che descrivono l’evoluzione tecnico-ingegneristica della motoristica militare e rievocano le gesta delle donne e degli uomini dell’Esercito Italiano, da sempre ispirate ai più alti valori della Repubblica. Il prestigioso riconoscimento tributato al Museo dalla Federazione Motociclistica Italiana è una legittimazione della passione e dell’impegno di chi si adopera, quotidianamente, per la tutela e la valorizzazione di questo grande patrimonio storico”.

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