“Non ho ancora deciso se correrò la prossima Dakar. Prenderò una decisione nei prossimi mesi”. Gli occhi di Gioele Meoni sognano, il sorriso tradisce emozione, le parole sembrano non esprimere il vero desiderio del cuore: “Questa corsa nel deserto è un’esperienza incredibile, forse una malattia, ma in questo momento mi godo la soddisfazione di aver concluso l’edizione 2024. Ho raggiunto il mio obiettivo. Un traguardo ottenuto con il supporto di mia moglie Caterina, di tutta la famiglia e degli amici”.
47° assoluto, 6° nella classe Original by Motul (in cui il pilota non gode dell’assistenza del meccanico) e primo degli italiani, a 32 anni Gioele Meoni ha realizzato il suo sogno, una sfida sportiva e benefica portata a termine insieme al suo “babbo”, l’indimenticato Fabrizio, scomparso nel 2005 a causa di un incidente proprio alla Parigi-Dakar.