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Mondiale Supermoto – A Palermo vince Adrien Chareyre

E’ stato uno splendido sole ad accogliere la giornata conclusiva del Gran Premio di Sicilia Supermoto, valido come seconda prova del mondiale della specialità organizzato all’interno dell’Aeroporto Boccadifalco da Youthstream Events, Youthstream, Moto Club Dream Team, FMI e FIM.
Hanno assistito all’evento anche importanti personalità politiche e federali locali tra i quali anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, l’onorevole Alessandro Aricò, il presidente del Co.Re. Sicilia Francesco Mezzasalma.
Eccezionale la risposta del pubblico presente, 5.500 nel weekend, che ha approfittato per assistere al ritorno sull’isola di questo spettacolare GP di Sicilia, ricco di colpi di scena che hanno cambiato le sorti proprio nell’ultima manche della giornata mondiale. Vince alla fine di questo appassionante GP il francese campione del mondo in carica Adrien Chareyre in sella alla sua Aprilia dai colori del Fast Wheels Team e guadagna punti preziosi per il campionato dopo la prova opaca di Pavia, dove si è aperto il campionato a metà aprile. Tre secondi posti sono stati sufficienti al transalpino per salire sul gradino più alto del podio di giornata davanti al fratello minore Thomas (TM Racing Factory), vincitore dell’ultima manche e terzo e quarto nelle due precedenti frazioni, confermandosi leader in campionato. Terza posizione assoluta per l’acclamatissimo pilota italiano Ivan Lazzarini (HM Honda Racing) due volte terzo e una volta quarto nelle tre manche di giornata ma sopratutto sempre più saldo in seconda posizione di campionato. Avversa ancora una volta la trasfertra del pilota finlandese Mauno Hermunen (TM SHR), grande vincitore delle prime due manche e purtroppo sfortunato protagonista nella frazione conclusiva dove è stato costretto a ripartire ultimo a causa dello spegnimento della moto quando si trovava in testa alla gara. Quarto posto assoluto per lui che anticipa in classifica di giornata il terzetto azzurro composto dal poliziotto bolognese Christian Ravaglia (Ktm Miglio), dal milanese Max Verderosa (Honda HBV), dal vicentino Elia Sammartin (Suzuki Pergetti).
In gara per disputare la seconda prova stagionale anche i piloti del Campionato Europeo Supermoto. Mattatore incontrastato a Palermo il pilota ceco del Team Honda SHR, Petr Vorlicek, che ha sommato tre bellissime vittorie di manche che gli hanno permesso non solo di vincere la gara palermitana ma anche di passare al comando della graduatoria di campionato. Bellissima posizione d’onore per il piacentino del team Yamaha Extreme Riders, Edgardo Borella, che è riuscito a terminare le tre manche finali con grande determinazione al secondo posto, salendo così in seconda posizione in graduatoria di campionato. Positive anche le prove dei giovani Diego Monticelli (Honda Freccia) e Lorenzo Lapini (Honda Lola Racing) giunti rispettivamente terzo e quarto, anticipando Sami Salstola (Honda SHR), Mattia Martella (Ktm MTR), Andrea Moschini (Kawasaki Ignorant RT).
Nel challenge riservato al Young Trophy spicca il nome del vincitore di giornata Edgardo Borella (Yamaha Extreme Riders), che precede Diego Monticelli (Honda Fiamma) e Domenico Ricchiari (Yamaha Dream Team). Infine il Trofeo Goldentyre, che è andato nelle mani del locale Salvatore Giammona (Ktm) in ragione di due belle vittorie che lo hanno visto precedere sul podio di giornata Antonino Vallone (Honda) e Tonino Ippolito (Honda).
Prossimo appuntamento con la Supermoto è fissato per il prossimo 10 giugno a Ottobiano dove si svolgerà la terza prova degli International Series e Campionato Italiano.
S1 GARA-1: E’ Hermunen (TM SHR) che scatta davanti a tutti al via della prima manche mondiale di questo GP italiano, ma il pubblico tifava per l’inseguitore Ivan Lazzarini (HM Honda Racing) che si è subito posizionato alle spalle del capofila. La corsa al comando del finlandese si è arrestata soltanto dopo diciotto giri quando il direttore di gara Andrea Barbieri ha sventolato la prima bandiera a scacchi per decretarne la vittoria. Alle spalle del vincitore chiude la gara l’iridato Adrien Chareyre (Aprilia Fast Wheels), passato in seconda posizione dopo appena un giro dal via, quindi Lazzarini, Thomas Chareyre (TM Racing Factory), Christian Ravaglia (Ktm Miglio), Max Verderosa (Honda HBV), Teo Monticelli (Honda Fiamma), Uros Nastran (Suzuki Valenti Lux Performance), Elia Sammartin (Suzuki Pergetti), Francesco Cucharrera (Ktm).
S1 GARA-2: Il campione del mondo in carica Adrien Chareyre (Aprilia Fast Wheels) sorprende tutti e si porta al comando di questa seconda manche, seguito da Ivan Lazzarini (HM Honda Racing), Mauno Hermunen (TM SHR-FIN), Christian Ravaglia (Ktm Miglio), Max Verderosa (Honda HBV), Thomas Chareyre (TM Racing Factory-FRA), Uros Nastran (Suzuki Lux Performance), Elia Sammartin (Suzuki Pergetti). Al nono giro il finlandese Hermunen, dopo aver superato Lazzarini, passa al comando della corsa per restarvi sino alla bandiera a scacchi che taglia al diciottesimo giro, anticipando nell’ordine Adrien Chareyre (Aprilia Fast Wheels), Thomas Chareyre (TM Racing Factory), Ivan Lazzarini (HM Honda Racing), Christian Ravaglia (Ktm Miglio), Elia Sammartin (Suzuki Pergetti), Max Verderosa (Honda HBV), Fabrizio Bartolini (HM Honda Racing).
S1 GARA-3: Ultima occasione della giornata per guadagnare punti mondiali. Il francese iridato Adrien Chareyre (Aprilia Fast Wheels) si porta al comando della corsa anticipando Mauno Hermunen (TM SHR-FIN), Ivan Lazzarini (HM Honda Racing), Thomas Chareyre (TM Racing Factory), Christian Ravaglia (Ktm Miglio), Max Verderosa (Honda HBV). Primo colpo di scena al quarto giro quando Hermunen si porta in testa, ma solo per un giro a causa dello spegnimento della moto del finlandese, costretto a ripartire in fondo al gruppo. Va al comando Thomas Chareyre che va a vincere la prima manche della giornata, chiudendo così secondo assoluto e ancora più leader in campionato. Posizione d’onore per Adrien Chareyre che in virtù di questo piazzamento si aggiudica l’assoluta di giornata. Terzo posto in gara e sul podio di giornata per Ivan Lazzarini. Positiva quarta posizione per il poliziotto bolognese Christian Ravaglia, sesto Occhini davanti a Verderosa, Bartolini e Sammartin.
S2 GARA-1: Edgardo Borella (Yamaha Extreme Riders) è il più veloce al via della manche inaugurale, quasi affiancato c’è il ceco Petr Vorlicek (Honda SHR), il più veloce alla vigilia e nei warm-up, che passa poco dopo al comando della corsa per rimanervi sino alla bandiera a scacchi. Dietro termina un ottimo Borella che ha dimostrato di poter ambire alla vittoria dopo aver tenuto il ritmo del vincitore per tutta la durata della gara. Terzo chiude la gara il britannico Malachi (Honda SHR). Mattia Martella (Ktm MTR) è quinto dopo una gara costante, mentre il pilota locale Domenico Ricchiari (Yamaha Dream Team) ha finito settimo davanti agli altri azzurri Lorenzo Lapini (Honda Lola Racing), Andrea Moschini (Kawasaki Ignorant RT), Diego Monticelli (Honda Freccia), Marco Dondi (TM Racing Factory).
S2 GARA-2: Vorlicek (Honda SHR) è il più veloce al via della replica dell’Europeo S2 e alle sue spalle a dare la caccia al capofila è Edgardo Borella (Yamaha Extreme Riders) davanti all’olandese Devon Vermeulen (Ktm MTR) e al compagno di squadra Mattia Martella (Ktm MRT). Seguono, alla fine del giro inaugurale, Diego Monticelli (Honda Freccia) e Domenico Ricchiari (Yamaha Dream Team), e più giù anche Lorenzo Lapini (Honda Lola Racing). Come nella gara precedente il ceco conduce interamente sino alla bandiera a scacchi con l’italiano Borella che riesce ancora a finire alle sue spalle, davanti a Monticelli, Martella, Ricchiari.
S2 GARA-3: Il solito Vorlicek (Honda SHR) passa per primo al termine del primo giro lasciando al ruolo di inseguitori nell’ordine Edgardo Borella (Yamaha Extreme Riders), Andrea Moschini (Kawasaki Ignorant RT), Mattia Martella (Ktm MRT), Diego Monticelli (Honda Freccia), Domenico Ricchiari (Yamaha Dream Team). Niente da fare per gli aspiranti alla vittoria con il ceco Vorlicek che comanda interamente la gara fino a vincere anche questa frazione conclusiva e aggiudicarsi l’assoluta di giornata, sufficiente a passare in testa al campionato europeo. Posizione d’onore in gara per l’ottimo Borella che chiude così secondo sul podio davanti all’altro azzurro Monticelli. Quarto nella frazione conclusiva chiude Deitenbach, quindi Lapini, Dondi, Moschini, Ricchiari.

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