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Mondiale Enduro: promozione a pieni voti per il moto club Iglesias

E’ il club cagliaritano a salire sul primo gradino del podio mondiale. Onori al merito agli uomini sardi per aver progettato un  G.P. d’Italia indimenticabile ed impeccabile.

 

Iglesias capitale mondiale di Enduro per un fine settimana. Sabato 18 e domenica 19 aprile si è svolto il Gran Premio d’Italia regalando all’affascinante città mineraria di Iglesias un tutto esaurito inaugurale per la stagione turistica. La colorata e rombante carovana dell’enduro intercontinentale condotta dal promoter Alain Blanchard è infatti sbarcata dopo Portogallo e Spagna nel sud ovest della Sardegna per la terza tappa del campionato mondiale. Ed è proprio lo stesso Blanchard ad includere pubblicamente il moto club Iglesias nella cerchia dei migliori organizzatori finora incontrati andando a ricalcare un successo tangibile fin dalla cerimonia di apertura di giovedì 16 con una trascinante presentazione delle Nazioni decorata da spettacoli folk e medievali. Neppure la pioggia ed il freddo del sabato non hanno impensierito i piani del sodalizio cagliaritano. Grandissimo spettacolo e tanto pubblico sulle speciali del Gran Premio Italia-Sardegna. Una due giorni di sport e passione indimenticabile per chi ama le due ruote.

Percepiti e raccolti tutti questi consensi favorevoli da pubblico, piloti, addetti ai lavori e dal Presidente della Federazione Motociclistica Italiana dott. Paolo Sesti presente alla kermesse sarda, abbiamo stilato con la preziosa collaborazione del Coordinatore Nazionale dell’Enduro Franco Gualdi una specie di pagella resoconto del giorno dopo dell’ organizzatore che accorda indiscutibilmente la promozione al moto club Iglesias.

 

PADDOCK – Voto 10

Location perfetta, alle porte della città facilmente raggiungibile quindi dagli addetti al lavoro e piloti ma soprattutto dal pubblico locale. Disposizione ideale con i mezzi per l’assistenza sistemati perimentralmente lungo piazza Sella a racchiudere parco chiuso e palco partenza affiancati dalla segreteria. Insomma un vero WEC (World Enduro Championship) Village.

 

PERCORSO di GARA – Voto 9

La gara si è corsa entrambi i giorni su 3 giri da 70 km con durata di 2 ore e 20 minuti  per giro. Due i controlli orari. Un percorso apprezzato in primis dai piloti, ma anche dall’intera commissione internazionale per la selettività mista a divertimento e naturalmente ai suggestivi comprensori naturalistici.

 

PROVE SPECIALI – Voto 9

I piloti appena scesi dalla pedana di partenza affrontavano subito il cross-test, adagiato su un pratone pianeggiante da percorrere per sette minuti circa, poi controllo orario (Tempio di Antas) seguito da enduro test (località Fenugus) prettamente enduristica con entrata ed uscita sullo stesso punto ed infine a seguire prova estrema (Domusnovas) degna di nota perché dopo anni finalmente si è potuto assistere ad una estrema interamente naturale non pensata unicamente per il pubblico.

 

MOTO CLUB – Voto 10

Sodalizio già apprezzato e stimato per aver curato nel 2004 gli Assoluti d’Italia e la tappa inaugurale dell’Europeo nel 2006. Una vera macchina organizzatrice, alimentata dalla passione e dalla volontà dello storico e dinamico presidente Carlo Piccardi (moto club fondato nel 1974 e Piccardi è in carica ininterrottamente dal 1975). Numeroso il personale lungo il percorso e le prove facilmente individuabile dall’abbigliamento. Il meno abbinato al voto è scaturito dal servizio della segreteria, nonostante l’ottimo e competente segretario qualche persona in più a sostenerlo non sarebbe guastata.

 

CONTESTO – Voto 10

Emozionante la cerimonia di presentazione in Piazza Sella con gli spettacoli degli sbandieratori e la sfilata medievale. Originale e molto apprezzata la presentazione delle Nazioni con i piloti del minienduro a fare da portabandiera. Il tutto risultato perfettamente organizzato con tanto di pullman navetta per il trasporto dei piloti. Scenografiche ed affollate le premiazioni tenute nell’anfiteatro all’aperto del cinema. Il tutto senza dimenticare i terremotati in Abruzzo per i quali è stato riservato un minuto di silenzio alla partenza per ricordare le oltre 270 vittime.

 

PROLOGO – Voto 5

Unico neo della manifestazione. Non intendiamo colpevolizzare l’operato del moto club, è la formula che non piace, il regolamento è sicuramente da rivedere. Pensato per attirare il pubblico il prologo non può dilungarsi per tre ore ma bensì deve trattarsi di uno spettacolo intenso da concentrare in un’ora.

 

Giudizio finale di Franco Gualdi: con dei voti così la promozione non può che essere assicurata. E’ mancata la ciliegina sulla torta, l’acuto azzurro da parte dei nostri portacolori a parte la bella vittoria del prologo di Fabio Mossini, nonostante le prove fossero a mio avviso congeniali ai nostri piloti. E’ anche vero che però Simone Albergoni l’azzurro più quotato alla vittoria dovrebbe non solo vincere la classe ma anche l’assoluta visto che si trova a duellare con un Ahola mattatore assoluto per cui non possiamo dire che il nostro Simone non ha tenuto alto il tricolore terzo sabato e secondo domenica. Da segnalare anche il doppio bronzo tra gli Junior per Mirko Gritti. Risultati a parte io saluto la Sardegna con gran compiacimento e soddisfazione addirittura con una conferma che l’Enduro mondiale in Italia non è più solo sinonimo di Bergamo o Brescia ma anche Sardegna e Terni (2008).

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