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L’intervista a Bruno Ieraci: “Stavo per smettere, ora sono Campione”

La Supersport 300 ha una nuova stella che sembrava essersi persa. Bruno Ieraci, Talento Azzurro FMI in passato, due anni fa era sul punto di lasciare il motociclismo, oggi è Campione Italiano con una stagione perfetta, condita anche da due vittorie nel Mondiale a Misano.

Annata d’oro per il 23enne di Giulianova, che grazie alla fiducia del suo team Prodina Racing è riuscito a ritrovare la felicità e il divertimento che aveva una volta, disputando un campionato al di sopra di ogni più rosea aspettativa.

In questa intervista si è parlato delle sensazioni provate da campione al Mugello, delle difficoltà avute nel corso degli ultimi anni e del momento del riscatto nel 2021, quando tutto sembrava finito.

Com’è nata la passione per le moto?

“Sicuramente è stata trasmessa dalla mia famiglia perché mio padre correva. A Giulianova, dove abito, c’è una pista di minimoto e davanti ad essa una pompa della benzina. Un giorno, ero molto piccolo, mentre facevamo rifornimento sono scappato dalla macchina perché avevo visto queste minimoto e volevo assolutamente provarle. E’ iniziato tutto così.”

Ti sei laureato campione nella Supersport 300. Come hai festeggiato e quali sono state le tue emozioni appena tagliato il traguardo al Mugello?

“È stato un mix di emozioni. Appena sono arrivato alla Casanova-Savelli, dove era presente il mio team con la maglietta e il casco per festeggiare, ho realizzato al 100% quello che stava succedendo. Prima di ciò stavamo arrivando in volata con gli altri piloti quindi non stavo capendo molto (ride ndr.). Inizialmente non ero contento perché Matteo Vannucci era andato via e non avevo il passo per stare con lui, dopo ho realizzato che comunque l’obiettivo quel giorno era un altro. Le emozioni sono state forti, con il team dobbiamo ancora festeggiare come si deve perché c’è ancora l’ultima tappa ad Imola dove vogliamo giocarci la vittoria a tutti i costi. A casa ho festeggiato ma sempre con discrezione, alla fine ho fatto quello che mi hanno chiesto di fare e quello che voglio fare, ovvero vincere. E’ stato veramente un anno speciale per me.”

Quest’anno hai vinto anche due gare nel Mondiale SSP300 da wild card. Raccontaci quel weekend e quali emozioni hai provato.

“Le emozioni di quel weekend sono state ancora più forti. Venivo da tre anni di Mondiale dove i risultati non erano arrivati e non rispecchiavano le mie qualità. Lo step che ho fatto quest’anno è stato principalmente mentale, alla fine le qualità le ho sempre avute. Devo ringraziare il mio team per avermi fatto ricominciare dal CIV; quando ho scoperto di avere la wild card per Misano ero molto tranquillo, volevo andare là per divertirmi. Alla fine, ho vinto tutte e due le gare ed è stata un’emozione indescrivibile, sicuramente non me lo aspettavo alla vigilia. Mi ricordo che la domenica dopo Gara2 sono tornato nella tenda del Team Prodina dove c’erano tutti ad aspettarmi per poter fare le foto con le coppe. Al loro applauso sono scoppiato a piangere, ovviamente lacrime di gioia, un’emozione così a livello sportivo non l’avevo mai vissuta.”

Prima di questa stagione trionfale, negli ultimi 4 anni hai raggiunto solo una volta il podio in SSP300. Qual è stato il momento in cui hai avuto la sensazione che nel 2023 le cose potevano cambiare?

“Fin da subito, alle prime due gare del CIV a Misano. Lì sono tornato a vincere dopo tanto tempo con una doppietta contro piloti molto forti della mia categoria. Sono state due vittorie di grinta e di voglia che mi hanno fatto capire che la stagione poteva andare per il verso giusto.”

Le difficoltà che hai avuto sono state condizionate anche dai numerosi problemi personali che hai avuto.

“Decisamente sì. Ho sempre cercato di non portare i miei problemi personali in pista, però gli ultimi anni sono stati davvero difficili. Ero vicino a smettere nel 2021, non guardavo più le gare in televisione e mi ero dedicato a tutt’altro. Avevo iniziato a lavorare, facevo il bagnino e mi sono detto “non ci penso più”. Poi in quell’anno è arrivata la chiamata del team Prodina, non ci ho pensato un secondo ed ho scelto subito loro nonostante avessi ricevuto anche altre offerte. Le difficoltà nel biennio 2021/2022 erano tutte dovute a me, il team ha sempre lavorato bene ma io inizialmente non riuscivo a divertirmi e ad essere quello di una volta. Col tempo ho ritrovato la fiducia in me stesso e sono tornato a gioire.”

Possiamo dire che il team Prodina Racing ti ha salvato la vita?

“Per me loro sono come una seconda famiglia, mi hanno accolto veramente bene. Sono riusciti a farmi ricredere in me stesso, ho riacquisito l’autostima e la felicità che avevo perso un tempo e per questo li ringrazierò per sempre. Si può dire tranquillamente che mi hanno salvato la vita, perché la mia vita è proprio questo sport.”

I tuoi prossimi obiettivi quali sono?

“Sicuramente divertirmi il più possibile e cercare di vincere sempre. Era una sensazione che mi mancava da tempo e dà molto gusto. Ancora non so cosa farò l’anno prossimo, stiamo valutando le varie opzioni con il team e qualsiasi cosa decideranno io mi troverò pronto. Ho ancora due anni di contratto con loro e il mio obiettivo, ripeto, è vincere il più possibile.”

Fai qualcos’altro nella vita? Hai qualche hobby?

“Tra poco mi trasferirò a Guidonia (RM) sia per essere il più vicino possibile al team sia perché lavorerò in un centro sportivo vicino Bracciano. In passato comunque ho già lavorato come cameriere e come bagnino, alla fine mi sono sempre dato da fare perché gli allenamenti possono durare 2/3 ore ma poi c’è tutto il resto della giornata.”

 

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