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La FMI riconosce il valore culturale del Museo Storico della Guardia di Finanza

Una Guzzi V7 del 1974 utilizzata nelle operazioni di vigilanza durante gli “anni di piombo” e una Moto Morini Corsaro 1958 “Testa Piatta” protagonista, fino al 1974, nelle gare di regolarità. Al cospetto di queste due moto si è tenuta, venerdì 12 settembre, la cerimonia di consegna della targa di riconoscimento FMI al Museo Storico della Guardia di Finanza. L’assegnazione della targa da parte della Federazione Motociclistica Italiana certifica il valore culturale del Museo Storico della Guardia di Finanza. Uno spazio espositivo con sede a Roma utile per studiare e approfondire le vicende del nostro Paese e in cui è possibile ammirare le moto che hanno scritto la storia del motociclismo.

L’evento si è tenuto a Misano, presso il Centro Tecnico Federale, a margine del GP di San Marino e della Riviera di Rimini. Erano presenti il Presidente FMI Giovanni Copioli, il Tenente Colonnello Giuseppe Furno (Direttore del Museo), il Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, Colonnello Alessandro Coscarelli e importanti rappresentanti del Corpo e della Federazione. Il Museo Storico, istituito nel 1937, custodisce cimeli e opere di inestimabile pregio. Nel 2015 ha avviato la “Raccolta Veicoli Storici” costituita dai principali mezzi di locomozione in uso ai Finanzieri sin dal 1935. Tra questi spiccano la Gilera B 300 Extra, la Gilera Giubileo 124, la Moto Guzzi 500 Falcone Sport, la Moto Morini Corsaro 158 “testa piatta” già in uso al Gruppo Sportivo Motociclistico “Fiamme Gialle”, la Moto Guzzi V7 700, la Moto Guzzi 75 e l’Aprilia Pegaso 650 IE. Moto d’Epoca iscritte al Registro Storico FMI grazie all’opera di raccolta e conservazione svolta dal Museo Storico in costante coordinamento con il Comando Generale della Guardia di Finanza.

Giovanni Copioli, Presidente FMI: “Ringrazio sentitamente la Guardia di Finanza, che riconosce l’importanza culturale del motociclismo valorizzandola attraverso il suo Museo. La Federazione Motociclistica Italiana e questo Corpo condividono i principi a tutela della storia delle due ruote. Grazie a questa unione di intenti esiste una collaborazione in essere da anni, che restituisce ai visitatori del Museo la possibilità di ammirare mezzi che hanno segnato la storia del nostro Paese. Ne è stata grande testimonianza la recente mostra organizzata in sinergia durante la Sei Giorni di Enduro a Bergamo e sono certo che ci saranno ulteriori occasioni per valorizzare un patrimonio così rilevante”.

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