Gli inglesi lo chiamavano “black devil”, diavolo nero, ricordando con ammirazione la sua guida audace nel Tourist Trophy, in cui fu il primo pilota non britannico a imporsi nel 1937 all’Isola di Man.
I Moto Club O.Tenni di Treviso e Francesco Baracca di Lugo di Romagna si sono trovati, come ogni anno, a Treviso sabato 16 giugno alle 18.30, nel 70esimo anniversario della scomparsa del pilota Omobono Tenni per sancire il loro gemellaggio e per rendere omaggio all’illustre concittadino trevigiano con la deposizione di corone d’alloro sulla tomba al Cimitero di S. Lazzaro. Entrambi i Moto Club portano il nome di due eroi leggendari per i trevigiani, Tenni e Baracca, quest’ultimo originario di Lugo di Romagna e del quale ricorre quest’anno il centenario della morte dopo il volo aereo sul fronte di Guerra sul Montello. Sabato è seguita una breve sfilata di motociclette dei due Club gemellati nel centro di Treviso, nei luoghi del vecchio Circuito delle Mura (vi si correva a Treviso nel dopoguerra), con tappa presso la sede storica del Moto Club O. Tenni (nato come Auto Moto Club Treviso nel 1913) in Viale III Armata e presso lo Stadio cittadino intitolato a Tenni con targa marmorea a lui dedicata. Quindi incontro conviviale al Fogher con i 2 Moto Club e Autorità sportive e cittadine, ospite d’onore il neo Sindaco di Treviso Mario Conte.
Tomaso Omobono Tenni, nato a Sondrio ma vissuto fin da bambino con la famiglia a Treviso, è uno dei più grandi motociclisti di tutti i tempi, l’antenato di Valentino, una leggenda per gli appassionati di motociclismo. Il 1° luglio 1948 nel circuito cittadino del GP di Berna (CH), dopo la scomparsa la stessa mattina, del pilota d’auto Varzi, nel pomeriggio una curva veloce costa la vita a Tenni.
Ventuno intense stagioni di corse dal 1924 al 1948, in cui Tenni si imponeva da vero campione mondiale, un mito per gli appassionati di moto. La sua prima vittoria al Circuito della Postumia a Treviso con una GD 125, e poi gare, gran premi, circuiti (allora si correva sulle strade cittadine), ha vinto il GP d’Italia sulla pista romana del Littorio e centinaia di altre gare in tutti i Paesi europei fino al TT inglese del 1937 e oltre fino al 1948, sempre con le sue MotoGuzzi. Era un uomo generoso e leale, un pilota molto coraggioso, che andava oltre le leggi fisiche, non si fermava di fronte a nessuna difficoltà e sfidava tutti i piloti più forti all’epoca, inglesi in primis, vincendo tutto quello che c’era da vincere. Correva con mezzi ed attrezzature tecniche che erano lontanissime dalle tecnologie di oggi, con moto preparate spesso con mezzi di fortuna. Eppure Tenni aveva talento innato, capacità e coraggio che gli permettevano di essere sempre più veloce degli altri. Era un tutt’uno con la sua moto in un legame quasi magico da vero fuoriclasse. Si impegnava sempre fino al suo limite, talvolta sfidava il destino senza mai arrendersi. Uno sportivo umile, che lavorava con passione per ottenere i migliori risultati e tenere alto il nome di Treviso e dell’Italia.
Tenni (classe 1905) e Baracca (classe 1888), due miti d’altri tempi accomunati da Treviso, dal grande coraggio e dalla passione per mezzi che sfidano la gravità e la velocità. Un centauro e un aviatore, due uomini di valore italiani.
Il Moto Club Tenni di Treviso, affiliato alla Federazione Motociclistica Italiana, nella sua sede storica, spartana ma di notevole valore simbolico, custodisce con orgoglio il piccolo prezioso archivio di documenti e oggetti, anche appartenuti a Tenni (ad esempio il casco, gli occhiali, le bretelle, e la maglia rossa della Moto Guzzi) che testimoniano le imprese di Omobono e la storia del motociclismo a Treviso nell’ultimo secolo. Il Mc Tenni è un’associazione sportiva storica, che si adopera nel diffondere, in particolare presso i giovani trevigiani, la cultura sportiva, l’esempio di un uomo tenace e lottatore, la conoscenza delle imprese del grande asso del motociclismo e concittadino che è stato Omobono Tenni.
