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Mototurismo FMI. Allo studio nuovi modelli organizzativi per il prossimo futuro

Mentre il Governo italiano è impegnato a studiare le migliori strategie per passare alla fase 2 della lotta al Covid-19, la Federazione Motociclistica Italiana, di pari passo, inizia a ragionare sul futuro prossimo del mototurismo.

Appare evidente come l’organizzazione di un evento mototuristico di tipo tradizionale, aperto a molti, con aggregazione e spazi dedicati all’intrattenimento ed all’enogastronomia, appaia difficilmente proponibile, almeno nell’immediato. Ed è proprio per questo motivo che, in vista della fase 2, in questi giorni si sono tenute diverse riunioni (in videoconferenza) della Commissione Turistica e Tempo Libero FMI, presieduta da Rocco Lopardo. L’obiettivo è quello di individuare nuovi modelli organizzativi e relazionali, in modo da ottenere un progressivo ritorno alle attività mototuristiche (coerenti con le attuali nuove regole) con la speranza che si possa tornare quanto prima a praticare Mototurismo in piena libertà.

I motociclisti italiani aspettano l’inizio della fase due, che potrebbe scattare il 4 maggio prossimo e che dovrebbe ridare loro la possibilità di alzare il cavalletto laterale per ritrovare le sensazioni che solo la moto può dare.

Il compito più importante della Federazione Motociclistica Italiana sarà – come avviene da sempre – quello di attrarre e convogliare questa grande voglia di viaggiare in moto, proponendo iniziative interessanti e servizi utili ai mototuristi per valorizzare al massimo la loro passione, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza vigenti. Sono allo studio della Commissione Turistica Nazionale nuove forme di eventi turistici, con escursioni in moto su itinerari prestabiliti e con tappe intermedie da percorrere individualmente o in piccoli gruppi. Si sta pensando di valorizzare manifestazioni tipo i Motoraid, l’Adventouring ed il Discovering. Si darà nuovo slancio alle gite sociali, prevedendo forme di incentivi alla partecipazione. Si monitorerà continuamente l’impianto normativo e regolamentare, sia centrale che locale, in modo da informare puntualmente i Moto Club sulle graduali “aperture” alle attività mototuristiche.

Il Paese ha esigenza di ripartire e deve rialzarsi in fretta. Il mototurismo saprà sicuramente farsi trovare pronto per dare il suo contributo alla rinascita economica e sociale, attraverso la passione dei motociclisti.

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