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E’ scomparso Adriano Rota Nodari, Presidente del MC Careter

“Vincere il tempo è lo spirito dello sport”. Questo il motto che ha animato la vita di Adriano Rota Nodari, ex presidente e punto di riferimento del Motoclub Careter di Nembro (BG) e uno dei più “longevi” cronometristi bergamaschi, con all’attivo 55 anni di onorato servizio di cronometraggio sportivo, in particolare nel settore del motociclismo e, nello specifico, della moto-regolarità e dell’enduro. Un uomo generoso, che purtroppo se ne è andato nel giorno di Ferragosto. Sposato con Maria Scarpellini, era padre di Simona e nonno di Elia.

Per certi versi Adriano Rota Nodari era una delle memorie storiche del motociclismo bergamasco, uno dei “pezzi da novanta” del mondo dei motori a due ruote. “Di tutti i campioni ho un grande ricordo – ha spiegato il 23 luglio scorso, durante la cena organizzata dal MC Careter per il suo compleanno -. In 55 anni di attività ho dettato i tempi a piloti di tutto il mondo: dapprima, negli anni ’70, come cronometrista e direttore sportivo del Moto Club Careter di Nembro, guidato allora dal Colonnello Giovanni Moro; quindi, come organizzatore di gare internazionali, per conto della Federazione Motociclistica Italiana; infine, come cronometrista per la Federazione Italiana Cronometristi, per la quale ho prestato il mio tempo fino a pochi anni fa, attraverso l’Associazione Cronometristi Bergamaschi”.

Nato 82 anni fa a Casnigo, in Val Gandino, ma residente a Ponteranica, Adriano Rota Nodari si è avvicinato al motociclismo nei primi anni ‘60, grazie al fratello Fausto, appassionato pilota di moto-regolarità. Nel ‘64 è già in pista a Capriolo, nel bresciano, come cronometrista “ufficiale” del Motoclub Careter di Nembro, allora sezione del Motoclub Bergamo. Nel ‘66, frequenta il primo corso della FIC (Federazione Italiana Cronometristi) e per 17 anni è direttore sportivo del Motoclub Careter, presenziando a tutte le prove del campionato italiano moto-regolarità, contribuendo ai trionfi di piloti come Brissoni, Gritti, Perego, Rottigni, nonché dell’indimenticato Imerio Testori. Sotto la sua guida, il Motoclub Careter si aggiudica, dal ‘72 al ‘75, il Trofeo FMI a squadre, nonchè il campionato italiano moto-regolarità a squadre nel ‘72, ‘79 e ‘80. L’anno d’oro è il 1976: alla “Sei Giorni Internazionale” di Zeltweg, in Austria, è il “regista” della vittoria del Motoclub Careter di Nembro nel campionato del mondo per squadre di club.

Notevole il suo palmares motociclistico: oltre 2.000 cronometraggi, di cui 400 al campionato italiano senior e junior, una cinquantina al campionato europeo, ma soprattutto la partecipazione a 20 “Sei Giorni Internazionali”, in tutto il mondo. Fin qui, il motociclismo. Infatti, per una ventina d’anni, Adriano Rota Nodari cronometra anche gare di sci, pattinaggio, automobilismo, atletica leggera, rally e nuoto. Nella sua bacheca, poi, ha anche l’ambito “Oscar Norelli”, un riconoscimento messo in palio, dal 1977, dalla Scuderia Fulvio Norelli, sezione del Motoclub Bergamo, per premiare “un personaggio attivo nel mondo dello sport motociclistico che ha contribuito alla diffusione e alla continuità dell’attività motociclistica nella Bergamasca”.

Una ventina d’anni fa è andato in pensione, potendo così dedicarsi a tempo pieno alla sua passione di cronometrista e di dirigente del Motoclub Careter “Imerio Testori” di Nembro, di cui era il presidente. Due anni fa i primi sintomi della malattia, che piano piano l’anno debilitato, fino a obbligarlo al ricovero, venti giorni fa, presso l’ospedale “Papa Giovanni” di Bergamo, accudito dal Prof. Luca Lorini, responsabile del Dipartimento Anestesia e Rianimazione 2 presso l’Ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo, ma soprattutto “suo” pilota al Motoclub Careter di Nembro.

I funerali di Adriano Rota Nodari si svolgeranno lunedì 19 agosto, alle 15, a Casnigo. La camera ardente è allestita presso l’Ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo.

La Federazione Motociclistica Italiana tutta, a partire dal Presidente Giovanni Copioli, si stringe intorno alla famiglia Nodari in questo momento di profondo dolore.

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