Campione del mondo Moto3 nel 2013, attuale top rider della MotoGP con Aprilia nonché vincitore quest’anno della sprint race in Portogallo. Non capita tutti i giorni di avere un personaggio come Maverick Viñales all’italiano. Lo spagnolo era a Misano, al Dunlop CIV, durante la giornata del giovedì del round Arrow, primo appuntamento stagionale del Campionato. Ospite nel box del team Nuova M2 Aprilia insieme a Luca Bernardi e Samuele Cavalieri.
Viñales, per cominciare, che lavoro hai fatto oggi al Dunlop CIV a Misano e con che moto?
«Soprattutto preparazione per la gara di Austin. Dopo Portimao avevo davvero tanta voglia di girare e oggi sono stato in circuito con l’Aprilia RSV4. Mi piace tantissimo lavorare in pista, sulle gomme, prendere un bel grip, trovare un buon feeling. Al momento come Aprilia abbiamo un livello molto alto e ora è il momento di spingere. Bernardi e Cavalieri poi vanno fortissimo».
A proposito, gli hai dato qualche “consiglio”?
«Per ora hanno girato più forte di me quindi posso dargli davvero pochi consigli (ride). Hanno una grande esperienza con questa moto, è difficile dare consigli quando ci sono piloti così esperti».
Tornando a te, è vero che stamattina eri a casa tua in Spagna, poi hai preso un aereo per essere qui e già stasera ne prenderai un altro per tornare?
«Si si è vero. Oggi mi sono svegliato alle tre, sono salito su un aereo, sono venuto qui a girare e già staseta tornerò a casa. Oltre alla passione, quando davvero vuoi vincere fai qualunque cosa».
Parlando di voglia di vincere, al Dunlop CIV ci sono anche tanti giovani, che consiglio ti senti di dare a loro che sognano grandi successi, magari anche al mondiale?
«Divertirsi. La moto te lo permette, volendo ti da anche modo di vivere di questa passione. Per me il divertimento resta la priorità numero uno».
Tu hai iniziato nel campionato spagnolo, competizione in cui hai ottenuto la prima vittoria a Jerez. Quanto sono importanti i campionati nazionali per crescere come pilota?
«Molto, sia per crescere che per avere le opportunità di fare un salto in avanti. Io ad esempio ho vinto lo spagnolo e l’europeo e questo mi ha aperto le porte del Mondiale. Altrimenti sarebbe stato forse impossibile, la mia famiglia è molto umile. Anche qui c’è un lavoro molto buono da parte della Federazione».
Guardando alla MotoGP, la notizia del momento è il passaggio di proprietà a Liberty Media. Che opinione ti sei fatto in merito?
«Può essere un cambiamento molto positivo per la MotoGP. E di grande show. La crescita che può derivare da questa novità può essere molto interessante».
Ma quindi se Viñales ora venisse a correre all’italiano, Bernardi e Cavalieri lo terrebbero dietro?
(Ride, compresi Bernardi e Cavalieri, vicini a lui). «Sicuro, sicuro! Quello che spero è che domenica mi mandino la foto dal primo gradino del podio».