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CAMPANIA – Intervista Riccardo Russo

Grazie al secondo posto ottenuto nella gara del Mugello, l’ultima in programma, Riccardo Russo conquista la seconda posizione in classifica generale della classe 600 Stock del Civ. Per il pilota del Team Italia è un risultato che suggella una stagione vissuta come protagonista della lotta per il vertice. Una vittoria, due secondi posti e tre ultimi gradini del podio, sono il bottino che il pilota del Moto Club Piccole Pesti porta nella sua Caserta: “Sono – spiega il diciannovenne – risultati che gratificano un duro lavoro. La preparazione alle gare richiede sacrifici quotidiani, e bisogna sempre essere concentrati sull’obiettivo finale”. L’esordio stagionale è con il botto, grazie alla vittoria ottenuta sul difficile asfalto del Santamonica di Misano Adriatico: “E’ stato – dice Russo – bello iniziare la stagione nel migliore dei modi. Purtroppo nella gara successiva di Monza, sono scivolato e non ho conquistato punti. Da quel momento ho capito che a questi livelli il minimo errore lo paghi caro, ed è stato entusiasmante recuperare in classifica dalla settima alla seconda posizione. In questa stagione ho battagliato anche con i piloti del Campionato Europeo Velocità, dove ho ben figurato, nonostante non conoscessi nessuno dei circuiti sui quali sono andato a correre”. Il Sud-Italia, purtroppo, non presenta impianti di un certo livello per quanto riguarda la velocità in moto, ma Russo è uno che difficilmente si arrende quando ha di fronte una sfida: “Beh – afferma – se noi piloti del meridione avessimo la possibilità di poterci allenare nelle nostre regioni su piste degne di essere definite tali, sarebbe più semplice affrontare i colleghi del nord. Purtroppo per allenarci siamo costretti a delle trasferte che pesano tanto sia in termini economici che di stress. Il 2011 è stato per me un anno fondamentale, dove ho maturato molta esperienza, che spero mi tornerà utile l’anno prossimo, quando mi impegnerò per portare in Campania il titolo europeo di velocità”. Riccardo conclude con un pensiero per l’angelo centauro dalla carenatura numero 58: “L’anno scorso – racconta – in occasione di una gara del Civ al Mugello, ebbi modo di conoscerlo. Era una persona solare e divertente, ed avrò come esempio da seguire per la mia crescita, la sua umiltà. Difficilmente un campione ha questa qualità, ma il Sic era un grande”.

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