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CAMPANIA – Educazione Stradale al “R. Elia” di Castellammare di Stabia

Grazie alla collaborazione tra il comitato regionale campano della federazione motociclistica italiana, l’istituto scolastico “R. Elia” di Castellammare di Stabia, e la concessionaria Automec, si è svolto un corso di guida sicura che ha coinvolto venticinque alunni.

 

Promotore dell’iniziativa è stato il preside della scuola stabiese, Vincenzo Di Nardi:

“Vogliamo insegnare a guidare le due ruote – dice il dirigente scolastico – attraverso la conoscenza dei propri limiti, oltre che dei segnali stradali. La nostra sperimentazione ha offerto l’opportunità di far conoscere la strada nell’assoluto rispetto delle regole. Il corso ha avuto una durata di ventiquattro ore complessive, con l’alternarsi di lezioni teoriche e pratiche. Questo ha permesso di far maturare un credito formativo, che i ragazzi potranno utilizzare un domani quando vorranno conseguire la patente di guida per motocicli. Ruolo importante nell’organizzazione lo ha svolto il professor Tullio Ferone, capace di motivare i giovani alunni nel seguire con entusiasmo il corso”.

 

Soddisfazione nelle parole di Antonino Schisano, il presidente del comitato regionale campano Fmi: “Non è stato – spiega – il solito corso di guida, che già di per sé è tanto per una scuola superiore in Campania. E’ stato, piuttosto, un approccio motivazionale alle due ruote, perché dobbiamo far capire che guidare una moto non significa correre. Molti ragazzi, inoltre, guidano dei veicoli senza possedere la patente, e questo corso è nato anche per facilitarne il conseguimento. Visti i risultati raccolti, come federazione continueremo su questa strada, e sono già molti gli istituti scolastici interessati”.

 

Parte del merito va anche alla concessionaria di Castellammare di Stabia Automec, in particolare ad Antonio Del Gaudio, che ha messo a disposizione non solo i veicoli utilizzati durante le prove, ma anche un simulatore di guida in moto: “Da anni – afferma il titolare Del Gaudio – siamo impegnati nella sensibilizzazione dei giovani centauri ad un utilizzo corretto del proprio veicolo. Non basta avere in testa il casco, ma occorre anche conoscere i propri limiti e saper prevenire i pericoli della strada. E’ stato divertente, ed al tempo stesso educativo, vedere tanti ragazzi imparare i primi rudimenti della guida di una moto al simulatore. Sono convinto che progetti simili debbano essere la regola nelle scuole non solo campane, ma di tutto lo stivale”.

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