Venerdì 20 giugno, nella Sala Consiliare Comunale della città di Magenta (MI), si è svolta la conferenza dal titolo “Sicurezza stradale e utenti vulnerabili. Conseguenze degli incidenti e prevenzione”, organizzata dal Moto Club Magenta.
All’incontro, coordinato dalla giornalista Giovanna Guiso e avvenuto in presenza delle autorità locali, sono intervenuti: Oreste Ticozzelli, Presidente Moto Club Magenta; Edoardo Galatola, Responsabile sicurezza stradale Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB). Ennio Cardinali, Medico di continuità assistenziale; Ilaria Ruggiero, Medico specialista in anestesia e rianimazione Areu Lombardia. Angelo Leonardo, Comandante Polizia Stradale di Magenta; Ettore Pirisi, Responsabile Commissione Sicurezza FMI ed Enrico Garino, Responsabile Tecnico Commissione Educazione Stradale FMI.
Ciò che è emerso dalla conferenza è che stato che gli utenti vulnerabili sono maggiormente esposti ai pericoli della circolazione stradale e al rischio di riportare lesioni gravi o mortali in caso di incidente. Sono coinvolti nell’80% degli incidenti e, per la maggior parte sono bambini e anziani. È quindi necessario che le istituzioni e gli altri utenti della strada prestino particolare attenzione a questa precisa categoria, e siano consapevoli che la sicurezza di tutti dipende in larga misura dalla manutenzione delle strade e dai comportamenti di guida scorretti. Va quindi rivisto il modo di affrontare la strada e diffusa la cultura della sicurezza stradale affinché possano diminuire il numero e la gravità degli incidenti, in particolare quelli che coinvolgono gli utenti più indifesi.
Oreste Ticozzelli, Presidente Moto Club Magenta, ha parlato della storia del sodalizio e delle sue attività nello sport motociclistico e nel turismo, a supporto anche dei giovani che si avvicinano a questo sport, per consentire la pratica del motociclismo in sicurezza. Il Moto Club si impegna a diffondere la cultura della sicurezza stradale attraverso lezioni nelle scuole e a iniziative finalizzate ad accrescere la sensibilità verso i pericoli della strada. Ha spiegato che l’idea di questa conferenza è nata perché gli utenti vulnerabili vanno sensibilizzati sull’importanza di un corretto comportamento in strada, che derivi dal rispetto del Codice della strada. Ha insistito sull’importanza di condurre il proprio veicolo in modo attento, responsabile e rispettoso, a tutela della propria e dell’altrui incolumità. Ha sottolineato che è fondamentale che gli altri utenti della strada prestino particolare attenzione affinché ci sia una reale prevenzione degli incidenti stradali. Ha dichiarato che la diffusione della cultura della sicurezza stradale è un impegno sociale che riguarda tutti e al quale tutti siamo chiamati.
Edoardo Galatola, Responsabile sicurezza stradale Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB), ha analizzato l’andamento dell’incidentalità stradale mondiale, europeo e italiano a partire dagli anni ‘50. Ha spiegato che l’Europa è “un’isola felice” in un panorama mondiale disastrato, perché ha pubblicato con cadenza decennale programmi volti alla costante riduzione degli incidenti stradali, la cui attuazione era molto efficace all’inizio. Dal 2013, però, gli obiettivi non vengono più raggiunti. Ha spiegato che l’incidentalità urbana è collegata all’utenza vulnerabile per l’80%. Ha evidenziato l’efficacia delle misure inserite nel Codice della strada nel 2020 e come è invece cambiato il panorama a seguito della emanazione della riforma del Codice nel dicembre 2024. Ha sottolineato le priorità di interventi futuri e l’importanza spesso trascurata della conoscenza dei dati statistici alla base di qualsiasi politica di programmazione. Ha proposto un’ipotesi di trattamento diverso delle informazioni che si basa sul confronto dei dati di incidentalità con quelli dei flussi di mobilità.
Ennio Cardinali, Medico di continuità assistenziale, ha illustrato come funziona il cervello quando si è alla guida di un veicolo. Come questo regoli il comportamento, l’equilibrio e la percezione del pericolo. Ha spiegato che la capacità di guida può essere alterata da fattori di rischio legati alla persona come l’età, le cattive condizioni di salute e l’assunzione di farmaci che compromettono l’attenzione, l’equilibrio e i riflessi, e da altri fattori riconducibili a stili di vita come l’abuso di alcol, il consumo di stupefacenti, la stanchezza fisica e la mancanza di sonno.
Ilaria Ruggiero, Medico specialista in Anestesia e Rianimazione Areu Lombardia, ha parlato degli incidenti che coinvolgono ciclisti, monopattinisti, motociclisti e pedoni e dei costi sociali e sanitari relativi alle differenti tipologie di incidente. Ha spiegato come effettuare una chiamata di soccorso se si è protagonisti dell’incidente stradale oppure spettatori, in cosa consiste il soccorso extraospedaliero 118, le modalità di sviluppo del soccorso e gli enti coinvolti come le Aziende Sanitarie del Sistema Sanitario Regionale che forniscono medici, infermieri e tecnici. Ha parlato delle Associazioni di Volontariato e le Cooperative sociali che svolgono l’attività di soccorritore e autista soccorritore.
Angelo Leonardo, Comandante Polizia Stradale di Magenta, ha parlato di comportamenti di guida responsabile e a rischio. Ha spiegato che per ridurre il rischio di incidente alla guida di un veicolo sono fondamentali il rispetto del Codice della strada, il senso di responsabilità, la prudenza, la diligenza e l’attenzione. Occorre tenere sempre una velocità adeguata, mantenere la distanza di sicurezza, fare attenzione gli altri utenti della strada. In auto bisogna usare le cinture di sicurezza anche sui sedili posteriori, usare i sistemi di ritenuta per i bambini e indossare il casco quando si è in sella a un veicolo a due ruote. Ha detto che una guida sicura richiede condizioni psicofisiche ottimali e il veicolo in buone condizioni di manutenzione. Ha parlato di strategie per la sicurezza come pianificare il percorso anche in considerazione del meteo, della presenza di lavori stradali o di traffico intenso, e dell’importanza di stare concentrati sulla strada evitando l’utilizzo di dispositivi elettronici durante la guida.
Ettore Pirisi, Responsabile Commissione Sicurezza FMI, ha presentato le attività educative della FMI che si avvale di istruttori che trasmettono la loro esperienza ai più piccoli ma anche ai motociclisti patentati. Ha parlato di consapevolezza dei rischi dell’ambiente stradale, e ha spiegato che nei più giovani i comportamenti corretti e gli atteggiamenti responsabili non sono innati e che la prima prevenzione si basa su una guida consapevole dei rischi. Ha poi parlato di protezione attiva e dell’analisi degli infortuni nel motociclismo sportivo come strumento sviluppato negli ultimi anni che ha consentito di intervenire nei punti critici dei circuiti per ridurre preventivamente i rischi. Ha spiegato la protezione passiva attuata attraverso le analisi delle lesioni riportate dai piloti che forniscono indicazioni utili nella scelta dei dispositivi di protezione passiva al fine di ridurre il rischio residuo.
Enrico Garino, Responsabile Tecnico Commissione Educazione Stradale FMI, ha parlato dell’attività formativa svolta negli ultimi anni dalla FMI nell’ambito dell’educazione stradale e dei risultati ottenuti con le buone pratiche formative. Ha spiegato come è cambiata in questi ultimi 20 anni l’utenza motociclistica e l’età del primo approccio alla guida. Ha raccontato la sua storia sportiva, da pilota di motocross a Responsabile Tecnico, il cui compito è studiare e varare progetti di educazione stradale mirate ai bambini della scuola elementare, ai ragazzi della scuola secondaria di secondo grado e agli adulti con i corsi di Guida Sicura Avanzata. Ha spiegato che l’attività educativa sviluppata dalla FMI è determinante per ridurre il numero degli incidenti stradali su due ruote poiché una buona formazione alla guida migliora la propria sicurezza sulla strada.
La conferenza ha inoltre aperto tre giorni di iniziative dedicate alla sicurezza stradale, con un corso pratico di guida sicura avanzata per motociclisti e un corso pratico di educazione stradale su bicicletta per bambini. Entrambi i corsi sono stati tenuti da Istruttori e Formatori della Commissione Educazione Stradale FMI.