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Commissione Ambiente. Pubblicato il Report indagini ambientali in area boschiva con attività motociclistica

Su iniziativa della Commissione Ambiente della Federazione Motociclistica Italiana (FMI), è stata condotta una campagna di indagini ambientali ad ampio spettro, volta a definire un quadro informativo sul possibile impatto di un’attività motociclistica off-road, quale quella delle discipline enduro e trial in ambienti naturalistici boscati. Tale iniziativa tende a colmare la carenza di specifiche investigazioni in tal senso, rilevata a livello nazionale ed internazionale; gli elementi raccolti costituiscono soltanto un primo passo verso la definizione di un accurato quadro conoscitivo sull’interazione moto-ambiente, che la Commissione Ambiente FMI ritiene utile per tutti gli addetti ai lavori chiamati a confrontarsi su tali problematiche.

Il lavoro ha lo scopo di valutare le ricadute sull’ambiente in seguito all’attività motociclistica off-road che interessano il campo gara ProPark di Ceranesi (GE); quindi di determinare i possibili fenomeni dovuti al transito dei motocicli sul suolo, sulla struttura del paesaggio circostante ed in generale sulle principali matrici ambientali tipiche di un ambito pista motoristica. Dopo attenta valutazione, la scelta dell’area di Ceranesi è scaturita dalla peculiarità del luogo, interessato da più discipline motoristiche, oltre che dal lavoro di coordinamento del CO.RE. Liguria nella figura del suo Presidente Giulio Romei. Una particolare nota di ringraziamento va al coordinatore del ProPark Ceranesi Sergio Parodi per disponibilità nell’organizzazione della due giorni d’indagini e supporto tecnico-documentale sull’area.

L’analisi delle ricadute sui diversi comparti ambientali è stata condotta attraverso misurazioni ed osservazioni effettuate direttamente durante lo svolgimento di una sessione di prove libere, attraverso l’analisi della documentazione autorizzativa e attraverso l’elaborazione dei campioni raccolti.

Il sopralluogo, effettuato nei giorni 20-21 Aprile 2018, ha permesso di eseguire:
– indagini fotografiche sulla struttura ambientale
– stime sulla stratificazione verticale dell’area boschiva interessata (canopy, strato arbustivo, erbaceo, lettiera, rami a terra)
– analisi quali-quantitative delle comunità epigee ed edafiche del suolo (meso e microfauna).

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