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Tiziano Sette conquista la 1^prova del CI Baja 2009 Quad

E’ Machacek che stravince l’Italian Baja svoltosi dal 20 al 22 Marzo a Pordenone. E’ così iniziata la nuova stagione agonistica per i centauri delle quattro ruote, iscritti al Campionato Italiano Baja 09.

Ottima l’organizzazione della TOP srl di Pordenone, in collaborazione con il Moto Club Morena di Udine e naturalmente con il patrocinio della Federazione Motociclistica Italiana. La gara si è disputata in Friuli, sugli sterrati delle campagne tra Pordenone e Spilimbergo e sul greto del fiume Tagliamento, nel tratto tra Gradisca e San Vito al Tagliamento. Tre giornate di splendido sole, con il profilo innevato del Piancavallo sullo sfondo, e un vento di tramontana che ha impegnato ulteriormente i partecipanti, ma non ha impensierito il folto pubblico, assiepato sugli argini del fiume, lungo i filari di Cabernet e Refosco, e nella ridente piazzetta di San Vito, che ha accolto il palco d’onore e le premiazioni. La gara: un unico tracciato, per la maggior parte molto veloce, alternato da guadi, ghiaioni e sterrati, su una distanza di 78 km da ripetersi in tre speciali, precedute da un prologo di 10 km.
 
Pur non avendo validità per l’Europeo, all’Italian Baja ha partecipato un buon numero di piloti stranieri, provenienti in particolare della Repubblica Ceca e della Repubblica Slovacca. Tra questi il “campionissimo“ Josef Machacek, su Yamaha Raptor, da poco vincitore dell’ultima Dakar sudamericana, in categoria quad. Flemmatico e sorridente, si è “allenato” in terra friulana, in previsione del prossimi appuntamento internazionale, che lo vedrà impegnato in un rally australiano di 6.000 km. Il gruppo degli italiani è stato aperto dal campione in carica, Tiziano Sette, che per l’occasione ha portato al debutto il nuovo Polaris Outlaw. Dietro di lui è subito partito il vice campione italiano Denis Rossetto, in sella a un Suzuki LTR 450. A seguire lo specialista Alessandro Fontanazzi, al debutto, in questa occasione, come Massimiliano Masante, sul nuovo Kawasaki KFX 450 R del Team XC Race di Angelo Montico. Dopo Fontanazzi, nell’elenco partenti dell’Italian Baja c’era Giammarco Fossà, in gara come Fabrizio Nori su nuovissimi Suzuki LTR 450, Stefano Cavaciuti, che ha portato all’esordio l’Honda TRX 700, Renzo Simioni, i locali Gabriele Di Doi e Luca Bertolo, e quindi il team campione italiano MGM, guidato dal veterano dei Baja Silvestro Paris, su Polaris Outlaw 524. Da sottolineare anche la presenza di un buon numero di “Utility”, mezzi da lavoro riadattati ed impiegati da tempo nelle competizioni dai fratelli Gianluca e Andrea Pina (rispettivamente al via con un Honda Rincon 700 e un Yamaha Grizzly 700) e, in questa occasione, anche da Riccardo Zingales (Yamaha Grizzly 660).
 
La gara
Prologo (20-03-09)
Il prologo, corso venerdì pomeriggio su un percorso di circa 10 chilometri ricavato nell’immediata periferia di San Vito al Tagliamento, è stato vinto da Machacek con soli 9 secondi di vantaggio su Sette che, nella classifica dell’Italiano, ha preceduto Masante, Fontanazzi e Fossà. Dopo un inedito trasferimento autostradale, i cronometri sono scattati dal punto di arrivo della speciale dei giorni successivi, percorsa quindi a ritroso da Ponte Rosso a Carbona: un percorso veloce, equamente suddiviso tra sterrato e guado del fiume e, a detta dei partecipanti, divertente.
 
Prima tappa (21-03-09)
Il giorno successivo programma intenso per la prova “Baja Tagliamento”, con due speciali tracciate con partenza nelle campagne di Rovesano, a sud di Spilimbergo, e arrivo a Ponte Rosso, a pochi chilometri da San Vito al Tagliamento. Primo tratto veloce di polveroso sterrato, battuto da un forte vento di tramontana. Lunghi rettilinei alternati da frequenti curve secche a 90°, che hanno fatto la differenza sui tempi del primo intermedio, poi attraversamento del torrente Cosa, percorso per un breve tratto del suo greto, e primo contatto con il folto pubblico, assiepato lungo gli argini. Quindi giù verso sud nel ciottoloso greto del Tagliamento, per affrontare lunghi rettilinei e improvvisi guadi. La sera prima, durante il brief, la direzione di gara aveva comunque annunciato alcune modifiche al tracciato, per evitare ai piloti attraversamenti troppo profondi e pericolosi, dovuti alle piene dei giorni precedenti la gara. Il ceco Machacek, un vero “caccia” degli sterrati, si è ripetuto nel primo come nel secondo passaggio, lasciando dietro, in entrambi i casi, Sette di 3’17” e 3’57”. Al terzo posto di gara, secondo fra gli Italiani, nella prima prova si è piazzato Rossetto; nella seconda il ceco Plechaty, che ha preceduto Masante. Il terzo tempo di prova è andato a Fontanazzi nel primo passaggio, a Paris nel secondo. Nella prima speciale problemi con il carburante hanno attardato il locale Di Doi e il milanese Cavaciuti, mentre nella seconda noie all’impianto elettrico hanno penalizzato il veloce pilota padovano Rossetto, escluso dai giochi di vertice grazie alla penalità di due ore accusata per non aver concluso la speciale. Rotture del motore nella prima speciale per Simioni e Kubiena, costretti al ritiro dalla competizione. Anche Fontanazzi, giunto in assistenza con il mezzo fumante, si vede costretto all’abbandono, dopo che i meccanici hanno riscontrato il cedimento del motore. Il locale Bertolo rimane fermo in un guado, dopo che il motore del suo Honda 450 ha bevuto acqua, ma riesce a tornare in assistenza, per ripartire il giorno dopo. Fatti i debiti conteggi, ed escluso Machacek, evidentemente primo di gara ma non dell’Italiano, la testa della classifica, alla fine della prima tappa, è andata a Sette, davanti a Masante e a Fossà. Quindi, nell’ordine, Paris, Pina, Cavaciuti e tutti gli altri.
 
Seconda tappa (22-03-09)
Dopo i duri 255 chilometri complessivi (di cui 156 di settori selettivi) corsi durante la prima tappa, domenica i concorrenti hanno trovato ad aspettarli altri 155 chilometri complessivi (di cui 78 di settori selettivi): mattinata sempre soleggiata, con lo splendido sfondo innevato del Piancavallo, vento meno fastidioso, ma tracciato profondamente scavato dai quattro passaggi delle potenti auto, transitate nelle tre speciali del sabato e nella prima della domenica. Dopo l’ultimo salto sull’argine esterno del Tagliamento, la prova della seconda giornata è stata nuovamente vinta da Machacek, che questa volta ha preceduto Sette di 2’51”, il connazionale Plechaty di 3’34”, quindi Masante e Rossetto. In virtù di questi risultati, la gara internazionale è stata ovviamente vinta da Josef Machacek, davanti a Tiziano Sette e al ceco Martin Plechat, su KTM 530.
Per quanto riguarda l’Italiano, la vittoria è stata assegnata a Sette (primo anche della classe K4), che ha preceduto Massimiliano Masante (primo di K3) e Giammarco Fossà. A seguire Silvestro Paris, Andrea Pina (primo della classe KU) e Stefano Cavaciuti.
La cerimonia del palco d’onore e la tradizionale doccia, a base di spumante D.O.C., si sono svolte tra due folte ali di pubblico, nel festoso salotto di Piazza del Popolo, a San Vito al Tagliamento.
 
Un inizio di Campionato Italiano Baja molto avvincente e combattuto, con Tiziano Sette già in fuga per riconfermare il titolo tricolore.
 
Campionato Italiano dopo la prima tappa:
1°   Tiziano Sette                      50
2°   Massimigliano Masante      40
3°   Giammarco Fossà              29
4°   Silvestro Paris                    24
5°   Andrea Pina                       21
6°   Stefano Cavaciuti               17
7°   Denis Rossetto                  16
8°   Fabrizio Nori                      15
8°   Gabriele Di Doi                  15
10° Gianluca Pina                     13
11° Riccardo Zingales               10
12° Luca Bertolo                        9
13° Alessandro Fontanazzi         0
 
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Clicca qui per scaricare la Classifica del C.I. Baja Quad

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