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Talenti Azzurri Enduro. A Livigno l’impegnativo raduno collegiale in vista del finale di stagione

Epico. Questa la definizione che Andrea Verona, Campione del Mondo EJ, ha dato sui social del raduno Talenti Azzurri Enduro FMI tenutosi a Livigno (SO) da giovedì 29 agosto a lunedì 2 settembre. I giovani atleti partecipanti al Mondiale di specialità hanno preso parte al raduno collegiale, guidato dal Commissario Tecnico FMI Cristian Rossi e dal Tecnico FMI Andrea Balboni, durante il quale hanno affrontato un richiamo di preparazione atletica in vista del finale di stagione. Oltre a Verona, erano presenti i piloti Emanuele Facchetti, Manolo Morettini e Claudio Spanu.

Arrivati a destinazione giovedì sera, il venerdì è stato dedicato a un lungo giro in bici, su strada, di oltre cento chilometri. Le pendenze non sono state eccessive, al contrario di quanto avvenuto nelle sessioni di allenamento successive. Sabato il gruppo si è recato a piedi ai Laghi di Cancano, per un totale di 30 chilometri percorsi e un dislivello di mille metri. Il terzo giorno, spazio alle bici elettriche fuoristrada con pendenze talvolta proibitive ed ostacoli impegnativi. Lunedì, giorno della partenza, i ragazzi hanno svolto attività fisica fino alle 15.00

Cristian Rossi, Commissario Tecnico FMI: “Questo appuntamento è servito per fare gruppo con una parte di quei ragazzi che, spero, possano rappresentare il futuro dell’Enduro. Nei primi due giorni abbiamo cominciato con allenamenti moderatamente faticosi: i nostri Talenti Azzurri vanno spesso in bici e sono anche abituati a camminare molto tempo lungo le Prove Speciali. Il terzo giorno è stato invece davvero impegnativo ma allo stesso tempo divertente. Con le e-bike, poi, si ripetono dei gesti utili anche per andare in moto. Nel corso dei giorni passati ho avuto l’occasione di confrontarmi con persone provenienti da altri sport, che ci hanno trasmesso la loro esperienza evidenziando l’importanza di questi appuntamenti durante i quali non si pratica per forza la disciplina in cui si è impegnati tutto l’anno. La soddisfazione maggiore? Vedere i piloti stanchi – ogni sera alle 21 erano a letto – ma soddisfatti e constatare la loro volontà di riproporre occasioni di questo genere organizzandosi tra loro”.

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