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PIEMONTE – Presentate a Fossano le prove teorico-pratiche per il Patentino

E’ stato presentato giovedì 31 gennaio, presso la Sala Consiliare del Municipio di Fossano, un progetto a lungo inseguito e finalmente realizzato dal Comune: l’effettuazione della prova pratica, non obbligatoria per Legge, per il rilascio del patentino per ciclomotori. Il progetto sarà realizzabile, oltre che all’intervento della Federazione Motociclistica Italiana, anche grazie alla collaborazione della Michelin Italia, che ha accettato di sponsorizzare questa importante iniziativa, tendente a migliorare il problema della sicurezza sulle strade, partendo dai giovani, futuri utenti della circolazione.


 


Erano presenti Giovanni Mina, membro della Consulta Giovani del Comune di Fossano, il Dott. Paolo Armellini, Responsabile Comunicazione della Michelin Italia con sede in Fossano, il Prof. Enrico Garino, Coordinatore Nazionale del Dipartimento Sicurezza della Federazione Motociclistica Italiana, l’Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Fossano Maurizio Bergia, il Sindaco Francesco Balocco, il Consigliere Provinciale Anna Mantini, il rappresentante provinciale degli ottici Bruno Maestrelli ed una nutrita platea di rappresentanti dei vari mass media provinciali.


 


Giovanni Mina ha introdotto l’argomento relativo alla prova teorico-pratica per il rilascio del “patentino” per ciclomotori, che gli stava a cuore da alcuni anni, dichiarando che questi corsi coinvolgeranno nelle date del 12 e 14 di febbraio,  presso l’area del Foro Boario, due gruppi di trenta ragazzi delle prime classi delle superiori, che non hanno avuto la possibilità di affrontare in precedenza questi corsi, comunicando che altri 120-150 ragazzi delle medie inferiori potranno usufruire in tempi successivi dello stesso trattamento.


 


Mina ha poi presentato il Dott. Paolo Armellini della Michelin, il quale ha detto di aver accettato questo programma di buon grado, per l’Azienda che rappresenta, riferendo che “non deve trattarsi di una manifestazione “spot”, ma che queste iniziative devono essere continuative nel tempo e che sono molto importanti perché partono dai giovani, che avranno così  una sana attenzione verso la sicurezza stradale”. Armellini ha poi detto che la Michelin ha in programma anche altri due progetti tendenti all’istruzione dei giovanissimi: “Pedibus”, che coinvolgerà gli alunni delle scuole elementari per creare, in accordo con il Comune, una ZTL, che consenta di recarsi a piedi a scuola in piena sicurezza e “Bibe gonfleur”, tendente a raccomandare a tutti gli utenti delle strade il controllo dei pneumatici, che devono essere gonfiati alla giusta pressione, fatto trascurato dalla maggior parte dei motociclisti ed automobilisti, che nelle stazioni di servizio si fermano solamente per cambiare l’olio o per effettuare il rifornimento di carburante.


 


E’ poi intervenuto il Prof. Garino della FMI, il quale ha detto che “il patentino non è una patente vera e propria, che consente a tutti la guida di un ciclomotore, ma che è un certificato di idoneità alla guida del ciclomotore stesso, rilasciato solamente a  seguito del superamento di una prova a quiz”. Garino ha  ribadito l’importanza della formazione pratica e che la FMI ha ottenuto l’approvazione di una prima sperimentazione della prova pratica da parte del Ministero  dell’Istruzione sottolineando che “non si tratta di una scuola di motociclismo, ma dell’insegnamento di una piena presa di coscienza dell’essere un utente motociclista. Questi corsi devono entrare a far parte del percorso culturale di un ragazzo e la prova pratica dovrebbe essere resa obbligatoria, perché ci si insegna come guidare un ciclomotore, come si usano i freni, quali sono le situazioni a rischio e non solo la segnaletica stradale”. Ha poi richiamato l’attenzione sugli istruttori improvvisati, che si inventano delle scuole solamente per un mero guadagno economico, senza esserne all’altezza. “In Italia oggi possiamo contare su circa 1200 Formatori, preparati e formati dalla Federazione Motociclistica Italiana, Ente autorizzato  a tenere i corsi di formazione per l’ottenimento del “Patentino” in ambito scolastico ed a svolgere corsi di formazione per Docenti”. Garino si è poi lamentato del fatto che, secondo lui, “il livello qualitativo dell’educazione stradale è leggermente scemato, ma che non bisogna mollare ed insistere con questi percorsi educativi che è fondamentale rimangano in ambito scolastico e che sono basilari per crescere dei buoni utenti della strada”. Ha poi proseguito citando che nel 2007 in Italia il 10% delle vittime della strada è costituito da utenti di ciclomotori, mentre per esempio in Francia e Germania, dove hanno da tempo avviato questo genere di programmi, il numero di incidenti che coinvolgono i ciclomotori sono molti di meno e che l’esempio ai giovani deve essere dato anche dagli adulti.


 


Anche Maurizio Bergia, Assessore alle Politiche Giovanili, ha detto che “la radice di ogni problema sociale è culturale e che quindi bisogna cambiare, in quanto si tratta di salvare delle vite umane. Il Comune di Fossano crede in questi corsi pratici ed è molto importante la presenza della Michelin, che ha contribuito all’organizzazione di questi corsi” Ha poi detto che bisogna spingere verso le Istituzioni per rendere questi corsi obbligatori, facendo intervenire anche la Provincia per farli diventare parte di un sistema. Ha poi ringraziato i Vigili Urbani di Fossano, che si sono sempre prestati per  l’insegnamento dell’educazione stradale nelle scuole.


 


E’ poi intervenuto Bruno Maestrelli, rappresentante provinciale degli ottici, secondo il quale “bisognerebbe inserire, all’interno del progetto, anche l’aspetto visivo, in quanto anche questo fa parte della sicurezza. Si deve fare prevenzione anche in questo campo, poiché da numerosi screening effettuati, risulta che molti ragazzi non davano dei buoni risultati e non avendo gli strumenti necessari, mostravano problemi visivi che comportano l’alterazione dei riflessi. Bisogna poter lavorare con un progetto serio a livello provinciale, con screening mirati al caso”.


 


Secondo il sindaco Francesco Balocco i ragazzi sembrano far forza su un senso di impunità e che “devono prendere conoscenza dei loro limiti. Ben vengano questi corsi per far loro capire il rispetto delle regole”. Ha poi aggiunto che “non bisogna aver paura di agire sulla repressione nell’ottica di far sentire che le regole ci sono e che devono essere rispettate”.


 


Anche una mamma, il Consigliere Provinciale Anna Mantini, ha detto la sua sulla responsabilizzazione dei giovani: “è giusto che ci sia questo corso educativo, ma non si può delegare tutto alle Istituzioni, anzi, bisognerebbe estenderlo agli adulti ed alla famiglie, che devono sorvegliare il comportamento dei figli. Le famiglie dovrebbero essere coinvolte in qualche modo in questi corsi”.


 


Il Prof. Garino ha poi chiuso gli interventi riferendo che il 4 Marzo prenderà il via da Torino, il “Progetto Icaro”, corso itinerante sull’educazione stradale nelle scuole, supportato, oltre che dalla FMI, dai vari Ministeri interessati, che toccherà ogni parte d’Italia, per portare agli alunni un efficace e collaudato contributo alla loro formazione.


 


Sarebbe interessante e sicuramente costruttivo, che il messaggio portato da questi corsi venisse accolto anche da altri Comuni della nostra Provincia e, perché no, anche da quelli del Piemonte e di tutte le altre Province italiane.

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