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Parola d’ordine: andare oltre

Una gara difficile da dimenticare quella di ieri in Qatar. Il podio completamente tricolore della MotoGP ha regalato un inizio di Motomondiale indimenticabile per i nostri colori.

Ripeteremo i nomi di Rossi, Dovizioso e Iannone a memoria come le grandi squadre, perché l’impresa che hanno compiuto è stata storica. Un podio tutto italiano non si vedeva da Motegi 2006 (Capirossi su Ducati, Rossi su Yamaha, Melandri su Honda), e questa volta le rosse di Borgo Panigale ai vertici sono ben due.

La notte di Losail ha tanti protagonisti diversi, accomunati da un elemento fondamentale: la voglia di andare oltre. Oltre le aspettative di tutti, oltre ciò che basterebbe per sorridere. Rossi ha 36 anni ma ad accontentarsi non ci pensa proprio: si allena come e più di un ragazzino, ha cambiato stile di guida e vuole raggiungere quella cifra tonda che spetterebbe a un fantasista come lui: 10 titoli mondiali. “Metto questa battaglia ai primi posti, come una delle più belle della mia carriera: Dovi è un pilota molto intelligente, aggressivo, con una gran voglia di vincere. E’ stata davvero una gara fantastica” ha detto a fine gara.

OK_QAT-20150329-4329Dovizioso è quello che non ha mai mollato, nemmeno nei momenti più complicati. In Ducati dal 2013, con l’arrivo di Dall’Igna e grazie alle sue indicazioni ha traghettato la rossa di Borgo Panigale da una situazione a dir poco complicata ad una che promette davvero bene. “Iannone ed io siamo riusciti a portare due Ducati sul podio ed è un risultato davvero speciale, ma soprattutto credo che questo sia solo un punto di partenza per il futuro”. E quindi per andare oltre, così come vorrebbe fare proprio Iannone, che ha portato in Ducati la sua grinta e nessun timore reverenziale: “E’ il mio primo podio in MotoGP – ha detto il pilota di Vasto – ed è veramente incredibile avercela fatta al mio esordio in gara come pilota ufficiale Ducati”. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, anche l’Andrea più giovane è messo bene. L’andare oltre della Ducati però lo ha definito perfettamente Dall’Igna: “Sono un po’ delusoha detto subito dopo la bandiera a scacchi -, mi aspettavo di vincere”.  Quando si dice, voler andare oltre.

 

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