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Motoclub Spinea e la sicurezza

Giornate per la sicurezza stradale in provincia di Venezia. Seconda fase: 3-8 ottobre 2006. Con l’effettuazione della seconda fase autunnale dal 3 all’8 ottobre del progetto “DUE RUOTE A VENEZIA – SICURI SULLA STRADA PER LA VITA” si è ritornati a parlare e soprattutto a fare educazione stradale con gli studenti di 13-18 anni delle scuole in provincia di Venezia. Il progetto, nato dalla passione e perseveranza dei soci del Moto Club Spinea, grazie alla collaborazione della Federmoto/Dipartimento Tecnico e per la Sicurezza Stradale, con il Ministero della Pubblica Istruzione/Ufficio Scolastico Provinciale di Venezia e con la partecipazione e Patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia di Venezia, dell’Ancma e delle Amministrazioni Comunali ospitanti (in questa seconda fase: Mirano, Venezia, Martellago e Chioggia). Si è incominciato a Mirano, martedì 3 ottobre scorso, con un convegno rivolto agli studenti delle classi quarte e quinte secondarie di II grado (superiori), e con un campo scuola mobile, dove gli studenti delle classi prime hanno effettuato lezioni di guida con il ciclomotore ed appreso alcuni “segreti” della sicurezza stradale. Il programma itinerante delle prove pratiche è proseguito nei giorni successivi a Marghera (Venezia), Maerne (Martellago) e Chioggia. Una tappa, programmata all’isola del Lido di Venezia, è saltata a causa di uno sciopero dei trasporti. Una giornata tutta speciale è stata quella di Chioggia, promossa in collaborazione con il locale Comitato per la Sicurezza, dove, oltre ai test e prove pratiche effettuati dal Moto Club Spinea con il campo scuola mobile, studenti e cittadini hanno partecipato anche a delle simulazioni di soccorso effettuate dalla Polizia Stradale, dai Vigili del Fuoco e dai volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile. Tutte le forze in campo hanno collaborato per insegnare, suggerire e far percepire all’utente medio i problemi della circolazione ed i potenziali pericoli sulla strada. Tutte le iniziative promosse sono utili per sviluppare negli utenti una maggiore propensione al rispetto delle norme di comportamento ma soprattutto all’adozione di uno stile di guida attento agli altri utenti ed in posizione difensiva. L’educazione alla sicurezza stradale deve “nascere” in famiglia, “crescere” nelle scuole per poi “maturare” come patrimonio personale e della società civile. Questo sembra essere in sintesi il messaggio scaturito dalla giornata di studi promossa dal Moto Club Spinea e svoltasi il 3 ottobre scorso a Mirano (Venezia). Il concetto non è (o non dovrebbe essere) nuovo ai depositari dell’educazione e formazione dell’individuo (insegnanti, genitori, ecc.) ma è fortemente sentita l’esigenza di ribadire i ruoli e le responsabilità di ciascuno in un argomento che negli ultimi anni, in Italia, sta assumendo dimensioni sempre più allarmanti, soprattutto nella fascia di età giovanile e nel settore delle “due ruote”. Non a caso il convegno di quest’anno si è svolto all’interno di un plesso scolastico (il prestigioso auditorium dell’Istituto Tecnico “8 marzo” di Mirano) con parte pratico-dimostrativa nella vicinale area degli impianti sportivi municipali. L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, vuole affrontare le problematiche della sicurezza stradale con un originale approccio che potremmo definire “globale”. Infatti la formula proposta dal club di Spinea si articola in due tronconi interconnessi che mettono a confronto la teoria con la pratica; le riflessioni con le dimostrazioni e con le prove pratiche. Per la parte “statica” oltre 200 studenti di quinta superiore, tecnici, referenti per l’educazione stradale e operatori di polizia locale hanno partecipato al confronto di docenti e professionisti specializzati in circolazione e sicurezza stradale, che hanno illustrato e discusso alcuni degli argomenti che agiscono sui fattori della sicurezza Le giornate “Sicuri sulla strada per la vita” riprendono gli argomenti trattati nelle varie scuole dalla Polizia Locale, dagli istruttori della Federmoto, dai tecnici delle autoscuole nei corsi per il Patentino e nelle lezioni di sicurezza stradale ma in chiave pratica con esercitazioni, prove, test e controlli, utilizzando gli scooter e le auto. Il progetto itinerante sarà riproposto anche per il prossimo anno dopo i corsi per il patentino per far seguire alla teoria delle lezioni pratiche d’avvicinamento e guida del mezzo a due ruote. Saranno realizzati nella prima o seconda decade di Maggio, nelle località dove le scuole lo richiederanno, e garantiranno la partecipazione il mattino e pomeriggio degli studenti. All’edizione che si è da poco conclusa hanno aderito una cinquantina di scuole ed istituti per quasi duemilacinquecento studenti, che hanno presentato domanda di partecipazione e hanno usufruito del supporto per partecipare al progetto dal Ministero dell’Istruzione. Un richiamo in questo senso è posto agli Amministratori ed Enti Pubblici e ai privati per l’individuazione di aree idonee da rendere attrezzate per seguire un progetto di preparazione degli utenti delle due ruote sulla strada. La provincia di Venezia non ha uno spazio minimo attrezzato dove convogliare e far esercitare in tutta sicurezza dei bambini con la bici, i ragazzi con lo scooter, i principianti adulti con la moto, la Regione del Veneto non ha un impianto per la scuola guida sicura, un auto-motodromo dove fare partecipare dei corsi ai conducenti di moto ed auto. La proposta del progetto “SICURI SULLA STRADA PER LA VITA” ha trovato la positiva risposta degli Assessorati alla Mobilità e Trasporti delle Amministrazione Regionali e Provinciali, quella dei Comuni e delle Forze dell’Ordine e la Polizia Locale, dei Gruppo Volontari del Soccorso e della Protezione Civile a testimonianza dell’importanza e della necessità d’intervento sui giovani utenti della strada per la loro vita.

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