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Motociclisti indisciplinatisui Colli Berici. La FMI incontra il sindaco di Villaga

Lo scorso 16 gennaio si è svolto, presso il Municipio del Comune di Villaga in provincia di Vicenza, l’incontro con il Sindaco Eugenio Gonzato ed il Vice Sindaco Giovanni Frison. In rappresentanza della Federazione Motociclistica Italiana era presente Tony Mori (Responsabile delle politiche istituzionali FMI) accompagnato dal Delegato Provinciale di Vicenza, Emiliano Barban. Il Sindaco di Albettone Joe Formaggio, ha coordinato l’incontro istituzionale che ha avuto per tema i recenti fatti che hanno a dir poco sconcertato l’Amministrazione e la Comunità del vicentino. Fatti deprecabili che hanno avuto ampia eco sulla stampa locale.
 
È chiaro ed evidente che di fronte a questi episodi, la Federazione Motociclistica Italiana, indignata per quanto accaduto, si è scusata con il Sindaco e con la comunità dei Colli Berici, disconoscendo e condannando questi episodi. Purtroppo per colpa di qualche singolo che si prende l’arbitrio di compiere atti di vandalismo in totale mancanza del rispetto delle regole e del semplice convivere, vengono creati danni al territorio, alla popolazione ma anche all’immagine di quei motociclisti che invece fanno dello sport e della loro passione motivo di orgoglio, di rispetto e di perfetto inserimento nella comunità civile.
 
E’ esattamente con questi principi e su queste basi che la FMI propone al Sindaco di Villaga, rappresentante anche dei 17 comuni che formano il comprensorio dell’Altavia dei colli Berici, di costituire un tavolo di lavoro che si basi su una filosofia comune che è “Il rispetto delle regole.”
 
Nel suo intervento, Tony Mori ha ribadito come il motociclismo, ed il fuoristrada in particolare, sono e possono essere una risorsa, ma bisogna lavorare insieme, non fermandosi solo all’esaltazione del proibizionismo, creando solo ipotesi di divieti. E’ necessario, attraverso questo tavolo di lavoro, dar vita a due linee operative: la prima,  preservare e rispettare le aree protette che sono un patrimonio per tutti; la seconda, contestualmente,  creare aree o zone che consentano la pratica del fuoristrada. Un segnale di buona volontà da parti di tutti, con la certezza che in questo modo si possono ottenere ottimi risultati fin da subito sia per quanto riguarda il  rispetto delle regole, che per  la convivenza e la condivisione dei territori.
 
Tony Mori ha poi sensibilizzato le Autorità su come l’attività motociclistica non sia solo sportiva, ma può essere utilizzata dalla comunità per altre motivazioni di carattere sociale: ad iniziare dalla Protezione Civile come avviene in altre parti d’Italia,  oppure attività di primo intervento e soccorso, consegna medicinali, ricerca di dispersi e controllo del territorio.

Ai titoloni ad effetto comparsi sulla stampa locale come per esempio “Dobbiamo far sparire le moto dai Colli Berici”, la FMI risponde no! Ma più correttamente aggiunge che si devono educare e spiegare a quei pochi motociclisti che non lo hanno ancora capito, il perché le moto non devono transitare all’interno di aree protette. Dobbiamo anche assumerci le responsabilità insieme con altre Istituzioni, quali Provincia o Regione, di creare le condizioni ideali per favorire l’uso del territorio in accordo con la comunità, per la pratica di un’attività e di uno sport rappresentato da una Federazione che opera  sotto l’egida del CONI.

La FMI è fiduciosa che dopo questo incontro con il Sindaco Gonzato,  si possa trovare lo spunto per creare progetti di convivenza e di collaborazione. Al termine dell’incontro il Sindaco, pur mantenendo la sua linea, ha alla fine dato la più ampia disponibilità al dialogo e alla collaborazione per studiare insieme la soluzione di questo problema. Non solo,  sarà proprio lo stesso Sindaco a rendersi promotore ed organizzatore del tavolo di lavoro mettendo insieme i 17 Sindaci che compongono il comprensorio dell’Altavia dei Colli Berici. La FMI ci sarà e  metterà sul tavolo tutte le ipotesi a difesa del diritto alla pratica sportiva del fuoristrada, contando sulla collaborazione della parte vera del nostro motociclismo, che fortunatamente è, numericamente parlando, la più importante.
 

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