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Moto Club Tenni. Cent’anni di motociclismo trevigiano da Omobono Tenni ai giorni nostri

“Se fosse in America verrebbe chiamato il corridore atomico. In  Germania verrebbe chiamato il siluro-terrestre. In Italia invece soltanto Tenni.”. Così scriveva di Omobono Tenni  una rivista sportiva degli anni ’30, dopo la vittoria al TT dell’Isola di Man nel 1937.

Si respirava aria di motori,olio, circuiti e traguardi sabato 15 dicembre,  nella  Sala della Borsa Merci della Camera di Commercio di Treviso, dove si è tenuta la mostra celebrativa di moto d’epoca “Treviso 1918-2018 Cent’anni di motociclismo trevigiano da Omobono Tenni ai giorni nostri”.

 La mostra, organizzata dal Moto Club Tenni Treviso  e da Luigi Favarato, Consigliere Federale FMI ed ex presidente del Moto Club, ha voluto rendere omaggio a  Omobono Tenni, pilota trevigiano del quale ricorre quest’anno il  70° anniversario della scomparsa sul circuito cittadino del Gran Premio di Berna. E’ stata un’ambiziosa iniziativa, fortemente voluta dal Mc Tenni per ricordare Omobono Tenni, leggendario campione dello sport motociclistico italiano, campione indimenticato che ha onorato la Città di Treviso con vittorie conquistate  su circuiti nazionali ed esteri.

Il sodalizio ha avuto al fianco in questa iniziativa i nipoti del Campione, i signori Dario Omobono, Bruno e Francesco Persi, che conservano una  preziosa memoria storica del grande pilota. In mostra sono state esposte oltre 30 motociclette che hanno fatto la storia del motociclismo degli ultimi 100 anni:  dalle Moto Menon di Roncade degli anni ’20, alle Triumph e Terrot degli anni  ’30, alle Parilla, Rumi e Archiutti degli anni ’50, Norton, Vincent, Yamaha, Honda, Ducati da corsa,  alle Vespe degli anni ’60,  fino alle moto elettriche di nuova generazione. Si tratta di esemplari di due ruote  che ripercorrono la storia della motocicletta dalla Grande Guerra ai giorni nostri, moto costruite anche  100 anni fa da tecnici esperti e mantenute in perfetta efficienza nel tempo da sapienti ed abili professionisti artigiani e meccanici.

Uno spazio particolare è stato dedicato ai mezzi che ricordano la Grande Guerra nel centenario della pace, con la due  ruote dei Bersaglieri, una moto in versione militare della Bianchi e un sidecar militare. La parte più interessante dell’esposizione era costituita dalle Guzzi di Omobono Tenni e da diversi cimeli appartenuti al Campione, fra cui il casco, la tuta in pelle, guanti e le famose bretelle.

Si sono ammirati in mostra due pezzi unici di Moto Guzzi,  provenienti dalla collezione Frigerio: la Guzzi 500 del 1936 bicilindrica e  la Guzzi 250 ufficiale del 1937 con la quale il Campione ha vinto il Tourist Trophy nel 1937, primo pilota non inglese a vincere il blasonato TT.

Con la collaborazione della giornalista sportiva Elisabetta Caracciolo, la mostra è stata inaugurata con il taglio del nastro alla presenza delle Autorità cittadine, fra cui si citano il Questore Dalle Mura, per il Comune di Treviso il Vice Sindaco De Checchi, gli Assessori allo Sport Nizzetto e alla Cultura Colonna Preti, i Consiglieri Zanini, Da Tos e Zanon, il Delegato Provinciale del CONI Ottoni, il Presidente dei Veterani dello Sport Sogliani.

Nel pomeriggio la mostra è stata visitata dal Presidente dell’Ente camerale Mario Pozza, che ha gentilmente concesso la Sala e che si è complimentato con gli organizzatori per l’iniziativa. Era presente in mostra anche Angelo Balzarotti, figlio del pilota Fernando Balzarotti, che correva con Tenni negli anni ’30 e  ’40 nella squadra Guzzi e fu destinato a diventare il successore di Tenni stesso. Angelo Balzarotti  ha vissuto fin da bambino  tra le moto e sulle piste vicino al padre e a Tenni, ha potuto vedere buona parte della storia del grande motociclismo italiano ed ha  raccontato al pubblico presente diversi aneddoti  dell’esperienza del padre sui circuiti.

L’idea che ha animato il Moto Club nel realizzare questa iniziativa è quella di contribuire a diffondere e valorizzare la figura di Omobono Tenni,  chiamato  Black Devil (diavolo nero) per lo stile e la velocità con cui solo lui sapeva sfrecciare e vincere. Tenni sapeva correre come non si era mai visto,  la velocità era il suo tratto distintivo. Era un pilota animato da una grande passione per la moto e per la velocità, un fuoriclasse tenace, coraggioso e umile che con grande spirito di sacrificio ha raggiunto traguardi ambiziosi. Il Moto Club e la sua città hanno voluto rendere omaggio alle  imprese sportive di un trevigiano di valore, esempio ancora oggi di  audacia e coraggio, come pure di impegno, passione e tenacia.

La mostra  è stata un’importante occasione per fissare  la memoria storica di questo asso del motociclismo, con l’auspicio  che Treviso possa presto individuare un’iniziativa per valorizzare degnamente la sua figura di eroe sportivo trevigiano e divulgare la conoscenza delle sue imprese.  Da parte sua, il Mc Tenni si attiva in ogni occasione per diffondere la conoscenza della cultura sportiva ed in particolare  di  Omobono presso i trevigiani, i giovani e gli sportivi.  Nella sua piccola ma storica sede, il Moto Club conserva “religiosamente”  foto e alcuni cimeli  del pilota. Si ricorderà che recentemente è stata affissa – in collaborazione con il Comune ed i commercianti dell’area – una targa commemorativa in Piazza Filodrammatici n. 2, sull’ingresso di quella che è stata per molti anni l’officina motoristica di Tenni.

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