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Mondiale Supermoto A Latina Thomas Chareyre ferma il dominio di Hermunen

 Chi avrebbe fermato Mauno Hermunen? Era questa la domanda prima del GP di Latina del Mondiale Supermoto. E a rispondere ci ha pensato Thomas Chareyre, che si è aggiudicato il quinto appuntamento del Campionato. Nella prima manche tutto sembrava seguire il solito copione: Mauno Hermunen primo, gli altri ad inseguire. Nella seconda, invece, qualcosa è cambiato: Thomas Chareyre il più veloce, con il leader del Mondiale quinto. Uno scossone che potrebbe farci vivere grandi emozioni nel prosieguo del Campionato.

Il Mondiale In gara 1 Hermunen si mette davanti a tutti fin dalla partenza, ma Thomas Chareyre gli fa capire che non avrà vita facile. Il francese infatti lo passa e dà vita ad un bel duello con l’avversario, che ha la meglio sotto la bandiera a scacchi. A completare il podio è l’altro Chareyre, Adrien. Primo degli italiani, Ivan Lazzarini in quinta posizione. Dopo le prove di vittoria in gara 1, Thomas Chareyre si prende il punteggio massimo nella seconda manche. Hermunen è ancora il più veloce allo start, ma perde subito due posizioni a vantaggio dei fratelli Chareyre: duello in casa, che si conclude con la vittoria di Thomas. Terzo, Van Den Bosch inseguito da Lazzarini. Poi Hermunen, che per la prima volta in stagione lascia il podio (e il gradino più alto) agli avversari.

 L’Europeo Sul circuito “Il Sagittario” si è corso anche l’Europeo. A vincere è stato Edgardo Borella, a cui sono bastati un quarto posto in gara 1 e il successo in gara 2 per aggiudicarsi il Gran Premio. Dietro di lui i due finlandesi Sami Salstola e Asseri Kingelin. In gara 1 lo spettacolo di testa è tutto italiano: Borella parte bene e resta al comando fino al sesto giro, quando Monticelli lo salta per prendersi la leadership e mantenerla fino alla bandiera a scacchi. E’ la sua prima vittoria del 2013. Borella intanto perde posizioni e chiude ai piedi del podio. Episodio che non si ripete in gara 2: Borella parte al comando con Toni Klem e Diego Monticelli alle spalle. Questa volta il piacentino se ne va in solitaria e vince senza indugi davanti a Kingelin e Sitniaksky. 

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