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LOMBARDIA – Il futuro del Supermoto regionale

Nella sede del Comitato Regionale FMI Lombardia si è tenuta una proficua riunione tra i rappresentanti del settore: si studiano nuove formule per rendere il campionato regionale più avvincente ed accessibile

Hanno risposto “presente” i rappresentati chiamati dal presidente Alessandro Lovati per una riunione tecnica sul destino della supermoto a livello regionale. Una specialità spettacolare che in Lombardia ha un buon bacino d’utenza ma verso cui si può e si deve fare ancora molto. E le idee, per studiarne un progetto concreto, sono uscite copiose dalla riunione tenutasi nelle stanze del Comitato Regionale Lombardia della FMI.


Oltre ad un aspetto prettamente agonistico, il campionato regionale supermoto vuole essere promozionale e propedeutico, così alle due classi d’elite S1 e S2, destinate ai più esperti verrà affiancata una terza classe – il cui nome è ancora in via di definizione –, con moto di cilindrata di 450cc, gomme stradali e scarico a 94 decibel; la tassa d’iscrizione per questa classe sarà la metà rispetto alle top class e i premi in natura saranno più consistenti. Ciò significa che a parità di mezzi, in gare appassionanti, emergerà sicuramente il pilota più bravo. Si sta studiando, inoltre, una classe 125 2T per under 18, perché la direzione verso cui vuole andare il Comitato Lombardia è creare un bacino d’utenza sempre ampio di appassionati praticanti anche per la supermoto: ci saranno quindi delle scuole guida dedicate alla specialità che è l’unica che si può apprendere in aree circoscritte (come i piazzali): gli istruttori insegneranno le tecniche di guida, ma anche di frenata e scivolata.


Durante la riunione si è parlato anche della visibilità della specialità e della possibilità di rendere il prodotto-supermoto più appetibile dal pubblico, ma anche dagli stessi piloti: fare, cioè, delle manifestazioni simili alle gare di supercross, con batterie, qualifiche e ripescaggi, per dar modo ai piloti di correre il più possibile e al pubblico di godere delle loro gesta.


Infine, per rendere ancora più spettacolare una disciplina che di per sé incarna lo spettacolo, Lovati ha suggerito una nuova formula delle partenze: in linea e sullo sterrato. Proprio perché la supermoto è nata come specialità a cavallo tra la velocità e il cross.

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