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LIGURIA – Proposta di modifica per regolamentare il Trial

Il Comitato ligure FMI informa che l’On. Pietro Oliva (Forza Italia) ha presentato una modifica alla legge regionale 18 dicembre 1992, n.38 “Disciplina della circolazione fuoristrada dei mezzi motorizzati” per la regolamentazione del Trial, per valorizzare l’entroterra ligure e per potenziare la protezione civile.


Pietro Oliva (primo firmatario) nel corso della conferenza stampa alla presenza del Commissario Trial Giulio Mauri e della Stampa specializzata e quotidiana ha detto : “Si tratta di una disciplina rispettosa dell’ambiente: il passaggio di una moto da trial provoca meno impatto sul terreno minore di quello provocato dal transito dei cavalli o delle mucche, a differenza di quanto abitualmente si è portati a pensare”. Sarà uno strumento di valorizzazione del territorio Ligure, in particolare dall’entroterra, e da utilizzare anche per la protezione civile, questo è l’intento della proposta di legge. Il trial può a ragione essere definito una disciplina motoristica fuoristrada, che rispetta l’ambiente, sia per le modalità in cui si svolge, che per le caratteristiche positive del mezzo, quali la bassa velocità, una rumorosità contenuta e potenze limitate». Secondo la proposta di Forza Italia la circolazione fuoristrada di ciclomotori da trial è consentita anche nelle cave dimesse o, se operative , dietro autorizzazione dei concessionari o dei proprietari rilasciata ai conducenti interessati, direttamente o tramite associazioni affiliate alle competenti federazioni sportive. L’individuazione delle aree e dei tracciati da destinare alle prove di trial, all’attività turistica, sportiva o ricreativa viene assegnata al singolo Comune, se la porzione di terreno interessato ricade nel territorio del singolo ente. In caso contrario la competenza è delle Comunità Montane. Grazie a questa legge, si forniscono specifici strumenti amministrativi alle pubbliche amministrazioni che vogliono consentire lo svolgimento di manifestazioni trialistiche nel loro territorio, senza contraddire alla normativa vigente in materia. Aggiunge Oliva:”Oltre agli aspetti agonistici, il trial ha anche aspetti turistico-amatoriali, basti pensare al motoalpinismo , che svolge un ruolo da non sottovalutare per ciò che concerne il mantenimento dell’apertura, percorribilità e pulizia di mulattiere e sentieri caduti in disuso a causa dell’abbandono del territorio e dello spopolamento della montagna, che ha colpito anche la nostra regione. Esempio del ruolo svolto in tal senso dal trial rilevano i circa 70 km di tracciati presenti nel territorio ricompreso nella Comunità Montana Alta Valle Scrivia, recuperati e mantenuti agibili dal Motoclub della Superba di Genova, i 50 km nell’entroterra dell’imperiese, la cui manutenzione è avvenuta ad opera del Motoclub Riviera dei Fiori e, infine, gli ulteriori 50 km nel savonese curati dai Motoclub Loano e Motoclub Alberga. Gli amatori del trial sono così venuti a recuperare sentieri e mulattiere da tempo caduti in disuso, e resi impraticabili a causa del mancato utilizzo, con conseguente perdita di un patrimonio viario facente parte della nostra tradizione e cultura contadina”. Oliva sottolinea inoltre il ruolo che le moto da trial svolgono a supporto delle operazioni di protezione civile. “Un ruolo – dice il consigliere – destinato a crescere grazie proprio alla regolamentazione della disciplina”.

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