Loading...

L’Europa unita sulla sicurezza stradale

E’ in occasione della Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea che la Polizia ha inteso riunire a Roma, il 6 ottobre,  in una giornata di confronto, tutti gli attori della sicurezza stradale per “una strategia comune”. Molti i relatori europei ed italiani intervenuti, che, partendo dal lavoro svolto finora, hanno tracciato la linea comune per migliorare i risultati finora ottenuti.
Protagonisti in negativo, gli ormai noti 3.400 morti ogni anno sulle strade italiane. Obiettivo: il loro dimezzamento entro il 2020, come abbiamo promesso all’Europa.
E mentre dalla Svezia arrivano suggerimenti per attuare la “vision zero”, ovvero l’obiettivo di annullare i morti sulle strade, in Italia si lavora per cercare di dirimere la questione.

E se il Ministro dell’Interno Alfano ha dichiarato che i tempi sono ormai maturi per parlare di “omicidio stradale”, ovvero di iniziare a considerare colpevoli non accidentali ma volontari coloro che bevono o assumono stupefacenti prima di mettersi alla guida (il provvedimento è al vaglio del Senato e, sotto la spinta dei recenti fatti di cronaca forse subirà una accelerazione), è dal Capo della Polizia, Alessandro Pansa, che arrivano le linee guida sulle quali l’Italia, su indicazione dell’Unione Europea, lavorerà da questo momento in poi:

Contrasto alla velocità
Uso dei dispositivi di protezione
Uso di alcool e droga
Distrazione alla guida
Fatica e stress quando si guida
Attenzione agli utenti deboli

E, siccome siamo in Italia: maggiori controlli sui veicoli senza assicurazione e senza revisione.

La novità, che salutiamo con piacere, è che ormai si includono “d’ufficio” nella categoria degli utenti deboli anche i motociclisti. Lo ha sottolineato anche il Ministro dei Trasporti Lupi, anch’egli intervenuto, che ha spiegato come il Governo italiano intenda incidere su:

Educazione e formazione, diretta anche e soprattutto ai più piccoli
Sviluppo delle tecnologie per la prevenzione
Controllo della sicurezza dei veicoli
Sicurezza delle infrastrutture (con una speciale menzione per i guard rail inadeguati ai motociclisti).

Altra importante novità, annunciata con enfasi dal Ministero: la volontà di introdurre al più presto la patente a punti anche per i minori di 18 anni.

Iscriviti alla newsletter FMI

Per essere sempre aggiornato su tutte le attività FMI