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L’Ancma incontra l’Onorevole Casero

Nella giornata di ieri Confindustria ANCMA ha incontrato a Roma il Vice Ministro dell’Economia e della Finanza, On. Luigi Casero: oggetto della riunione la richiesta di prevedere agevolazioni fiscali per l’acquisto di abbigliamento protettivo dedicato agli utilizzatori di motocicli.

Anche se in tutta Europa il casco è il solo dispositivo di protezione individuale obbligatorio, la diffusione di capi tecnici che prevengano le conseguenze degli incidenti motociclistici è particolarmente auspicabile, anche in considerazione del fatto che gli utilizzatori di mezzi a due ruote sono utenti vulnerabili in quanto particolarmente esposti al rischio di procurarsi lesioni in caso di caduta. Ogni anno il costo sociale complessivo riconducibile ad incidenti che coinvolgono ciclomotori e motocicli ammonta a 4,8 miliardi di euro: di questi, circa 130 milioni sono i soli costi di pronto intervento ed ospedalizzazione, cioè oneri direttamente a carico della finanza pubblica. Il costo sociale di un motociclista deceduto è di circa un milione di euro, quello di un ferito grave di circa 200 mila euro.

Tra tutti i dispositivi di protezione individuale, il paraschiena è quello che è in grado di garantire la maggiore protezione della schiena e del collo, cioè di parti del corpo che sono spesso danneggiate in caso di caduta: secondo un recente studio realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità, il rischio di lesione alla colonna è ridotto del 40% in coloro che utilizzano il paraschiena. La richiesta rivolta da ANCMA al Vice Ministro Casero è quella di favorire la diffusione di paraschiena ed airbag per uso motociclistico, attraverso la possibilità di portare in detrazione fiscale il 50% del prezzo d’acquisto del dispositivo. Si stima che, a fronte di una supposta riduzione del gettito fiscale di circa mezzo milione di euro, lo Stato incasserebbe 200 mila euro di maggiori introiti IVA e, soprattutto, risparmierebbe 1,3 milioni di costi legati all’assistenza sanitaria dei feriti, chiudendo con un saldo positivo di circa 1 milione di euro.

Lo sgravio fiscale verrà presentato come proposta di emendamento alla prossima legge di stabilità. “La tutela della salute degli utilizzatori di veicoli a due ruote – dichiara Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA  – è un dovere per i costruttori di ciclomotori e motocicli, ma deve esserlo anche e soprattutto per lo Stato, senza il cui intervento gli sforzi dell’industria rischiano di essere vani. L’incentivo fiscale rappresenta la scintilla che può alimentare la diffusione di abbigliamento tecnico tra gli utilizzatori di mezzi a due ruote. E’ bene ricordare che l’industria nazionale dell’abbigliamento protettivo è un fiore all’occhiello della produzione manifatturiera nostrana: le aziende del comparto generano un fatturato di 300 milioni di euro, corrispondente a circa il 10% del giro d’affari dell’industria motociclistica. Il settore assicura ogni anno alle finanze pubbliche un gettito di circa 50 milioni di euro l’anno”.

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