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Lacalendola, Pirro, Roccoli e Borciani i vincitori del CIV 2007

Si è concluso al Mugello il Campionato Italiano di motociclismo Velocità 2007. Roberto Lacalendola (Aprilia – 125 GP), Michele Pirro (Yamaha – Superstock), Massimo Roccoli (Yamaha – 600 SS) e Marco Borciani (Ducati – Superbike) sono i vincitori del CIV 2007. Nell’ultima prova si impongono Ferro (Honda – 125 GP), Corti (Yamaha – Superstock), Roccoli e Badovini (MV Agusta – Superbike)


 


Si è concluso all’Autodromo del Mugello il Campionato Italiano di motociclismo Velocità – CIV 2007, iniziato ad aprile ed articolato su sei prove.


I nuovi caschi tricolore sono il diciannovenne torinese Roberto Lacalendola (Aprilia – Ellegi) nella classe 125 GP Marvic, il ventunenne pugliese Michele Pirro (Yamaha – Team Italia) nella Superstock motociv.com, il ventiduenne riminese Massimo Roccoli (Yamaha – Team Italia) nella 600 Super Sport Rapid Bike ed il trentunenne bresciano Marco Borciani (Ducati – Sterilgarda) nella Superbike PBR – Ek. I primi due iscrivono per la prima volta il proprio nome nell’albo d’oro del campionato, per Roccoli e Borciani si tratta del secondo titolo italiano consecutivo.


 


Le gare si sono disputate in una bella giornata di sole, rinfrescata da una brezza a tratti sostenuta, ed hanno visto le affermazioni nella 125 GP del piemontese Gabriele Ferro (Honda – B.&B.), nella Superstock del lombardo Claudio Corti (Yamaha – Team Italia), nella 600 Super Sport dello stesso Massimo Roccoli e nella Superbike dell’altro piemontese Ayrton Badovini (MV Agusta – Unionbike Gimotorsports). Per la MV si tratta della prima vittoria nella classe maggiore delle derivate di serie.


 


I titoli di Campione d’Italia marche sono andati all’Aprilia nella ottavo di litro, alla Yamaha, che ha siglato la doppietta Superstock – 600, e alla Ducati nella Superbike.


 


Giunto all’epilogo di una stagione molto positiva, il Campionato Italiano si è confermato un torneo di altissimo livello proponendo, proprio all’ultimo atto, gare di notevole spessore tecnico e di grande spettacolarità ed incertezza. Un dato conferma tanto equilibrio e cioè che nessuno dei piloti partiti dalla pole position ha poi conquistato la vittoria in gara.


 


Nella 125 GP solo quattro punti dividevano il leader provvisorio del campionato Lacalendola dall’inseguitore Simone Sancioni (Aprilia – RCGM); i due hanno rispettato in pieno il proprio ruolo dando vita ad un velocissimo confronto diretto; al penultimo giro sono però scivolati entrambi, quando erano primo e secondo, all’uscita della curva Bucine e questo epilogo ha consegnato il titolo al torinese.


 


Nella Superstock Pirro partiva con un rassicurante margine di vantaggio su Corti e ha optato per una gara prudente anche a causa dei postumi di un doloroso infortunio. Così il comasco ha potuto conquistare una meritata vittoria piegando proprio all’ultimo giro la resistenza del romano Ilario Dionisi (Suzuki – Cruciani) e del marchigiano Matteo Baiocco (Yamaha).


 


Roccoli è arrivato all’ultima prova della 600 SS con il titolo già matematicamente assegnato ma non si è risparmiato ed ha anzi onorato il suo secondo casco tricolore consecutivo vincendo una gara caratterizzata dalla bagarre che ha coinvolto almeno altri 6 o 7 piloti. Il riminese ha preceduto il marchigiano Ivan Clementi, che testimonia la crescita vertiginosa della Triumph – Be 1, ed il lucano Gianluca Vizziello (Yamaha – RG).


 


Nella Superbike il capoclassifica Marco Borciani (Ducati – Sterilgarda) non ha voluto correre rischi e, dopo una buona partenza, ha lasciato prima sfogare il suo diretto avversario Norino Brignola (Ducati – Guandalini), marcandolo però sempre da vicino, e poi i due giovani alfieri della MV Agusta Ayrton Badovini (Team Unionbike Gimotorsports) e Luca Scassa (Team Factory SBK) che hanno occupato la prima e la terza posizione finale; secondo gradino del podio per l’irriducibile Brignola. Il quarto posto è stato sufficiente per Borciani.


 


La cerimonia ufficiale di premiazione del campionato si svolgerà il 26 ottobre a Rimini.

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