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Gsss: l’Università delle pieghe

Scuola di Guida Dinamica Sicura su Strada, ovvero la scuola meno noiosa e più entusiasmante a cui un motociclista possa partecipare. I suoi corsi – conosciuti con l’acronimo GSSS – sono nati nel 2005 e fino ad oggi hanno accolto migliaia di appassionati; noi abbiamo partecipato al Classic (quello base; ce ne sono molte altre tipologie) tenutosi dall’8 all’11 giugno e fin dalle prime ore abbiamo capito che, chi più chi meno, ognuno di noi ha molto da imparare in quanto a tecnica di guida. Primo contatto I corsi durano dal mercoledì al sabato. Il giorno iniziale è dedicato all’arrivo dei partecipanti al Centro Tecnico Federale di Polcanto (FI), sede dell’evento, dove alle 19.00 ci si reca in aula per assistere ad una breve presentazione del CTF e della Federazione Motociclistica Italiana, a cui bisogna essere tesserati (per questioni assicurative) se si vuole partecipare ad un corso GSSS. Rotto il ghiaccio, si passa alle presentazioni personali: in molti, scopriamo, hanno ripreso la moto dopo averla messa da parte per diversi anni mentre altri sono alla loro seconda partecipazione. Ad unire ognuno di noi è (ovviamente) la passione per la moto ma soprattutto la consapevolezza di doversi mettere in gioco – e magari rivedere le proprie convinzioni – per poter guidare meglio. Grazie agli istruttori (Mauro Scarpelli e Lorenzo Campani nel nostro caso, ma il team GSSS ne conta 21), l’atmosfera è rilassata e si viene a creare un continuo confronto divertente e costruttivo.Si entra nel vivo Il giovedì è tempo di salire in moto. Non prima di aver affrontato due ore di teoria in aula (mai così interessante) per assimilare i concetti fondamentali dell’essere motociclista e capire la posizione corretta da tenere in sella. Quindi: le mani devono avere due dita sulle rispettive leve (freno e frizione), sostenere il busto con addominali e lombari, stringere con le gambe il serbatoio e poggiare gli avampiedi sulle pedane. Tutto ciò servirà in strada a sentire la moto e spostarla in maggiore sicurezza. Durante la lezione gli istruttori ci avvertono: “Immaginate di essere un Personal Computer e sappiate che durante questo corso la vostra ram verrà resettata”. Cominciamo a scoprirlo già dalle prime ore in strada, quando i partecipanti vengono suddivisi in gruppi da 7 così che ogni istruttore possa seguire al meglio ogni singolo motociclista. Sulle strade dell’antico Circuito Stradale del Mugello – quindi sui meravigliosi Passi della Futa, Raticosa, Faggiola, Sambuca e Colla – tramite appositi esercizi si impara che la moto si sposta soprattutto spostando al meglio i pesi.

Leggi l’articolo a p. 38 di Motitalia

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