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Conclusa l’Hard Alpi Tour 2014con un successo oltre le previsioni

 Conclusasi questa mattina (8 settembre) con la coda della Hard Alpi Tour Extreme (un prolungamento per pochi e selezionati, anch’esso in notturna, tale da portare la percorrenza totale a quota 800 Km di strade per lo più a fondo naturale), questo evento di punta della specialità federale del “turismo ad alta quota” può vantare un successo oltre le previsioni.

Già lo si assaporava a Garessio, nel paddock del Villaggio H.A.T. montato con tende, box e maxi strutture di accoglienza venerdì 5 e sabato 6 mattina, con gli ultimi arrivi e con il tempo che finalmente si dimostrava degno del settembrate di buona memoria piemontese. Poi le O.P., con raggiunta quota 338 partenti, di cui ben il 70% esteri, provenienti da 18 nazioni, tutta l’Europa, Federazione Russa compresa.

Nel briefing ,tenuto in più lingue, è stato raccomandato il massimo rispetto del percorso autorizzato e del comportamento in linea con la disponibilità dimostrata dalle Amministrazioni e dagli Enti proprietari di queste strade, che sono comunque un grande patrimonio turistico e quindi economico  per le regioni attraversate.  Ma forse non ce n’era bisogno, vista l’atmosfera tranquilla, turistica e non competitiva, il livello di maturità dimostrata dagli iscritti e i mezzi, bicilindrici e tricilindrici di buona stazza e dagli scarichi “educati” in regola con il codice, come d’altronde tutta la restante tecnologia delle moto.

La serata e poi la notte con le naturali apprensioni di ogni edizione, fugate dalla assenza di infortuni seri, con la presenza tutelare della Protezione Civile, dei medici in moto, degli apripista del Moto Club Over 2000 Riders, dell’Arma dei Carabinieri-Soccorso Alpino. Arrivati al Sestriere e quindi “diplomati” per la partecipazione, dopo i cinque controlli intermedi ai vari punti di assistenza-ristoro, ben 258 partecipanti. Poi, per una sessantina di essi, la H.A.T. Extreme, dopo una sosta per il riposo in albergo e una buona cena.

La Commissione Turistica FMI, con il Comitato Turismo d’Alta Quota, incassano un risultato più che positivo in un anno assai difficile. E Corrado Capra (in veste di coordinatore ) pensa già ad esportare questo evento in altre regioni d’Italia.

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