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Alla Lombardia il Trofeo delle Regioni; tra gli Under trionfa la Liguria

Una 6^ edizione davvero emozionante quella ospitata dalla scenografica Castiglion Fiorentino (AR) con la solita Lombardia che stravince  il Trofeo mentre la Liguria conquista  il primo Trofeo Under23. Successo toscano tra i club con il mc. Pantera. Oldrati domina l’assoluta.


 


Lombardia “docet” tra le squadre. Dopo il Minicross ed il Trial anche l’enduro viene assoggettato dai piloti lombardi che ieri domenica 09 novembre per la quarta volta consecutiva pongono la propria firma nell’albo d’oro riservato al Trofeo delle Regioni riportando a Milano, sede del Comitato Regionale l’ambito bottino.


Pronostici di vittoria rispettati visto che sulla carta la Regione della Rosa Camuna si presentava come sempre imbattibile schierando su 6 piloti, il vice campione Maurizio Casartelli e  ben cinque tricolori (Massimo Mangini 125 2t Junior, Michael Pogna 250 2t Junior, Paoli Cagnoni 250 4T Senior, Angelo Signorelli Veteran Major, Oldrati 125 2T Assoluti) ed addirittura un titolo mondiale con Thomas Oldrati (KTM Farioli) iridato nella Coppa FIM Junior 2008 e che va a vincere l’assoluta per poco più di 6 secondi dopo aver tenuto testa ai ripetuti attacchi di un ricaricato Maurizio Micheluz (Ufo Corse Yamaha) velocista della squadra Friuli Venezia Giulia inseguiti dal veneto Alex Zanni (HM Honda Daihatsu) che va a chiudere il podio assoluto.


Una previsione di vittoria intimorita ed osteggiata nelle prime battute da un Friuli Venezia Giulia davvero competitivo grazie allo schieramento, oltre a Micheluz, dell’alfiere della Maglia Azzurra Under23 Vanni Cominotto (KTM Farioli) che si aggiudica la classe 500 4T, il tricolore major Fabrizio Hriaz (Hm Honda IL Cross 450 4T) ed Andrea Cabass che porta all’esordio la BMW G 450 X. Ma troppo è il gap ammassato dai compagni Ronnie Marconato e Gabriele Varutti che i friulani si piazzano sul secondo gradino raggiunti a soli -10 secondi dai Veneti veramente competitivi con i due campioni europei Zanni e Maurizio Facchin, il campione major Marco Feltracco, Paolo Dalla Zuanna, David Favero che nonostante il ritiro per noie meccaniche del veteran Guerrino Zanardo (HM Honda) volano come il Leone stampato nella bandiera, dal quinto iniziale ad un ottimo bronzo finale.


 


Confermato purtroppo ai danni della Lombardia, il motto che in una gara di enduro il risultato non si rivela affinché non si ritira la moto dal parco chiuso, l’azzurrino Luca Marcotulli (KTM GPMotorsport) protagonista della 125 2T raggiunge infatti il parco chiuso saltando distrattamente l’ultimo controllo orario.


La squalifica del lombardo consegna ufficialmente il trofeo Under23 nelle mani dei liguri nonostante la penalizzazione di un minuto inflitta al pilota della 50 Cadetti Simone Martini (HM) e fa scivolare la trofeista in carica al sesto posto. Una Liguria (Piero Boeri, Luca Rovelli) comunque determinata alla conquista della vittoria con l’azzurrino Maurizio Gerini (Husqvarna Mucci Racing) a fare da trascinatore e che va a segno nella 250 4t. Vale quanto una vittoria l’ottimo secondo posto della Regione Sicilia che porta per la prima volta la trinacria in zona medaglie con i Salvatore Giammona ed Antonino Arcuri nella 50 Cadetti e Domenico Ricchiari e Davide Cutuli nella 125 2T a chiara dimostrazione che i giovani siciliani stanno confermando ottime doti di guida e volontà di emergere. Medaglia di bronzo per la Regione Umbria (Nicolò Mori, Matteo Cantoni, Omar Chiatti e Tommaso Montanari).Dominio toscano invece tra i Club, (quest’anno il Regolamento imponeva piloti non rientranti nella rappresentativa regionale) con la vittoria del mc. Pantera (Giannettoni, Siragusa, Fondelli) inseguito dai corregionali dell’ A.M.Aretina (Giustelli, Severi, D’Agnolo).


 


Le vittorie individuali sono andate quindi nella 50 Cadetti a Tommaso Mozzoni (Marche), nella 125 2t ad Angelo Barbiero (Piemonte), nella 250 2t a Michael Pogna (Lombardia), Maurizio Gerini (Liguria) nella 250 4t, la 450 a Fabio Occhiolini (Toscana), la 500 4t a Vanni Cominotto (Friuli Venezia Giulia), la Veteran è andata ad Angelo Signorelli (Lombardia) e la Elite ad Oldrati (Lombardia). Sempre quest’anno il Regolamento ha imposto la frammentazione dalle classifiche del trofeo a quelli iscritti individualmente e che hanno incoronato Marco Casucci tra gli Elite, Marco Manieri nella 125 2t, Riccardo Giannettoni 250 2T, Duccio Graziani nella 250 4T, Jacopo Petruzzi nella 450, Enrico Tortoli nella 500 4T, Gianni Belloni Pasquinelli tra i Veteran e Luca Casaretto tra i Cadetti 50.


 


E’ stata un’impeccabile sesta edizione. Stupenda per i circondari aretini, tecnica per il percorso annunciato al microfono dallo stesso supervisore Gionni Fossati uno dei migliori finora visionati. A convalidarlo i tre giri della durata di 2 ore e 20 minuti, la lunga e viscida enduro test che nei risultati ha fatto la differenza ed i 99 ritirati. Emozionante per l’alta presenza di campioni nazionali ed internazionali e per gli episodi agonistici che l’hanno caratterizzata. Coinvolgente per un’incantevole cerimonia di presentazione arricchita dalle esibizioni della Filarmonica Castiglionese che ha introdotto la sfilata delle 15 Regioni in gara lungo Corso Italia e dei musici e gli sbandieratori dei Tre Rioni castiglionesi Porta Fiorentina (arancio-verde), Porta Romana (giallo-rosso) e Cassero (bianco- celeste). Commovente per le parole di Elena moglie del compianto Fabrizio Meoni che tiene a precisare che avere una gara di enduro a Castiglion Fiorentino la onora perché con le moto c’è cresciuta ed hanno accompagnato la parte più bella della sua vita anche se le stesse le hanno tolto la persona più importante. Tutti aggettivi questi che ribadiscono la competenza e l’impegno del moto club Castiglion Fiorentino Fabrizio Meoni capeggiato dal bravo Angiolo Barbagli.


 


Salutiamo infine questa sesta edizione con una bella notizia annunciata al microfono dal Coordinatore Nazionale Franco Gualdi, presente per la prima volta al Trofeo, che elargisce 1.000 €. dalla cassa comune della Nazionale Enduro a favore della fondazione Meoni Onlus è nata per espressa volontà della famiglia e dell’Associazione “Solidarietà in Buone Mani onlus” mandata avanti dalla stessa Elena affinchè il ricordo di Fabrizio resti presente e vivo. L’Enduro è anche questo, un esempio concreto di solidarietà.

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