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A San Giovanni Teatino volontari motociclisti ritrovano in buone condizioni un uomo di 66 anni

“È stato ritrovato oggi pomeriggio a San Giovanni Teatino, in zona via Solagna, Enrico Natali, il pensionato 66enne di Pescara di cui da tre giorni si erano perse le tracce. A individuarlo sono stati i volontari del Sahara Project – Enduro Motorally Team, impegnati nelle ricerche assieme alla Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco, alla Polizia locale e ai Carabinieri. L’uomo è stato immediatamente condotto all’ospedale di Chieti e le sue condizioni appaiono buone. L’Amministrazione comunale esprime grande soddisfazione per questo lieto fine e augura a Enrico di ristabilirsi al più presto”.

Con questo post pubblicato sulla propria pagina Facebook domenica 23 dicembre, il Comune di San Giovanni Teatino ha comunicato il ritrovamento di Enrico Natali avvenuto grazie all’avvistamento da parte dei volontari motociclisti del Sahara Project, intervenuti per effettuare le ricerche dell’uomo. La pratica dell’Enduro e la volontà degli appassionati di due ruote si sono dimostrate ancora di grande utilità per la società. Utilità riconosciuta anche dal Vice Sindaco di San Giovanni Teatino, Giorgio Di Clemente: “Un grazie speciale ai ragazzi tutti dell’associazione Sahara Project di Pescara coordinata dal suo presidente Pierluigi Scatozza – ha scritto su Facebook -, alla protezione civile di San Giovanni Teatino e delle altre sedi, all’arma dei Carabinieri, ai Vigili del fuoco, alla nostra Polizia Locale e a tutti coloro che hanno contribuito alle Operazioni”.

Le forze dell’ordine, per le ricerche avevano messo in campo elicotteri e droni provenienti da Roma, Brindisi e Lecce, oltre all’ausilio di cani molecolari e, consapevoli della presenza sul territorio di un moto club enduro, hanno chiesto l’intervento in ausilio anche del Moto Club Sahara Project i cui componenti si sono subito organizzati per le operazioni di soccorso. Capitanati dal presidente del MC, Pierluigi Scatozza, proprio loro nel pomeriggio del 23 dicembre sono riusciti ad individuare, tra la boscaglia, il disperso prestando i primi soccorsi. L’intervento di enduristi, abili piloti e conoscitori del territorio, ha permesso che la vicenda si concludesse con un lieto fine.

 

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