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Newsletter MotoLiguria del 25 agosto 2015

News-1 Olcese, Curinga e Bonetti primi a Isola del Liri

La cronoscalata laziale Poggio-Vallefredda, una classica di fine agosto, secondo round stagionale del CIVS nonchè ultima tappa del campionato europeo,  ha contato ben 185 piloti, segno evidente del rinato interesse di questo sport.

Il Moto Club Franco Mancini 2000 ha potuto contare anche su di un clima favorevole così come il numeroso publico assiepato lungo il percorso. La miglior prestazione assoluta di giornata , 1’16″22, è accreditata al badalucchese Francesco Curinga, già laureatosi campione europeo Supersport con una prova in anticipo. Prima della partenza delle prove é stato ricordato il compianto Luca Lazzarin, pilota della Squadra Corse Badalucco.

Ma vediamo classe per classe i risultati dei piloti liguri; nella 125 Open Marco Queirolo (MC Genova)vanta due secondi posti e sale sul secondo gradino del podio , con Yuri Storniolo (Badalucco) 12°. Nelle 250 Open Christian Olcese (Pro Recco Racing) si conferma uomo da battere, doppia vittoria e autorevole leadership; nella 600 STK Carmine Sullo (Badalucco)si classifica 2° e 4°, anche lui sale sul secondo gradino di giornata. Riccardo Marchelli (Badalucco) con i consueti due secondi posti dietro Manici si conferma l’ombra del campionissimo nelle Naked, con Gianluca Girotto (Badalucco) 10°; Francesco Curinga (Badalucco) assomma assoluto e due vittorie  che lo avvicinano sempre più al titolo 600 Open, 7° Storniolo. Loris Pedriali (Badalucco) si deve accontentare del 2° e 4° tempo e nella somma di punti ottiene il 2° posto Supermoto, 10° Alexander Ponzellini (Badalucco), 12° Stefano Roascio (Badalucco); Stefano Bonetti (Badalucco) vince e convince nella 1000 Open, ed infine la coppia del MC Genova Corrado Reolon e Lorenzo Merlo sono sesti tra i Sidecar. Nell’europeo salgono sul podio di giornata Curinga 1° Supersport e Sullo 3°, Bonetti 1° SBK, Pedriali 2° Supermoto. Tra sette giorni il terzo round, Spoleto-Forca di Cerro, due giorni valevoli per il CIVS, prima dell’epilogo del campionato il 27 settembre con la Scarperia-Giogo.

Passiamo alla pista , quella del Mugello che domenica scorsa ha ospitato la Coppa FMI; due le prestazioni degne di nota, secondi posti da parte di Daniele Barbero (Gentlemen, 2° DiDi Dream World Bridgestone Cup) e Alessandro Traversaro (Ligurbike, 2° RR Cup 1000). Domenica prossima di scena Trofeo Moto Varano e Trofeo Moto Estate; nel quarto match la pista emiliana accoglierà come leader della classifica provvisoria Marco Baldassarri 1° nella 125 Open ed Alessandro Traversaro 1° nella 1000 Superopen.

News-2 Coquelin terzo nella classifica finale europea

Il trialista francese in forze al Team Aveto ha partecipato domenica scorsa alla ultima prova del campionato continentale  in Svizzera. Steven Coquelin ha sommato 67 penalità, 27 e 40 i due passaggi, dovendosi accontentare del 5° posto di giornata che però lo mantiene 3° nel campionato, vinto dall’italiano Tournour. Nel prossimo week end lungo trialisti e motoalpinisti saranno invitati a Bormio per la consueta tre giorni della Valtellina.

Fortunato infine l’evento CSAS che nello scorso week end ha portato la promozione a Casarza, con l’impegno della commissione regionale e del club locale.

News-3 Minienduro delle regioni ad Arezzo

La prova unica del campionato Minienduro per regioni e clubs  si svolgerà nel prossimo week end ad Anghiari. La Liguria quest’anno non porterà una squadra regionale  al Trofeo, in quanto nullo è stato l’interesse verso la disciplina nella attuale stagione; se si esclude l’organizzazione di una gara a Calvari, non vi è stata partecipazione da parte di concorrenti né all’Interregionale né al tricolore, salvo Pittaluga. Ci penserà il MC Calvari a rappresentare la regione al Minienduro di Anghiari con dal più maturo Cesare Gandolfo (2004), ad Aurora Pittaluga (2005), al più giovane Alberto  Vallarino (2006), mentre parteciperanno come individuali Davide Ginocchio (2004) e Nicolò Campodonico (2001).

Una notizia di Minicross; la FMI ha raccolto a Castellarano in questi giorni i PIN (Piloti Interesse Nazionale), invitando per la Liguria Mario Tamai tra i migliori 125 Junior,  Lorenzo Corti distintosi nelle selettive 85, e tra le ragazze Marta De Giovanni e Matilde Stilo.

Domenica agonistica la prossima per Tamai che in vista delle finali nazionali Junior andrà ad allenarsi concorrendo nella competizione internazionale di Roggenburg in Svizzera.

News-4 Off road turistico sul crinale savonese

Domenica prossima si svolgerà la seconda “cavalcata delle fortezze”, motogiro non competitivo che il MC Fuoringiro  di Savona ha inventato e sta riscuotendo successo. L’evento partirà dall’ex casello di Altare , avvio programmato dalle 8.30 alle 10, tre i controlli orari lungo i 108 chilometri del panoramicissimo tracciato che tocca il crinale di confine tra Liguria e Piemonte, da completarsi in tre ore;ulteriori informazioni sulla pagina FB del club.

News-5 Canepa, la mia versione dei fatti

Nei giorni d’inizio agosto mentre si correva il mondiale SBK a Sepang , Niccolò Canepa si è trovato coinvolto in una tempesta mediatica , nella quale ha coperto i panni del condannato prima del processo, accusato di aver deliberatamente fatto cadere un altro pilota nel corso di prove libere al Mugello.

Dalla Malaysia ad oggi il campione genovese ha abbandonato ogni forma di intervento sull’argomento tagliando i social, che ha appena riaperto con una dichiarazione che volentieri pubblichiamo; ritorna sull’argomento che a fine settembre sarà dibattuto presso il Giudice di pace di Firenze.

“Eccomi qui! Non sono scappato. Sono dovuto rimanere lontano dai Social per proteggermi da attacchi ingiusti e per affrontare al meglio il weekend del Mondiale Superbike in Malesia.  Ma adesso è arrivato il momento di spiegare.

Non voglio e non posso entrare nel merito delle carte processuali, come non posso elencare tutti i dettagli della vicenda perché il mio Avvocato si infurierebbe , e forse si infurierà lo stesso. Ma ho letto tante stupidaggini sull’incidente e voglio difendermi, davanti a tutti prima che davanti al Giudice di Pace. E’ mio Diritto.

Inizio con il dire che ero dispiaciuto per l’incidente di cui Cappato è stato vittima quel giorno, tanto che mi sono immediatamente recato al centro medico del circuito (da cui è stato poi dimesso con 10gg di prognosi) per sincerarmi delle sue condizioni fisiche. Era assolutamente vigile e cosciente; abbiamo parlato; era LUI A SCUSARSI per certe condotte di guida e “incomprensioni”, SENZA ACCUSARMI DI NULLA e dicendo che certe cose in pista possono succedere. In quel momento non sapeva che fossi un pilota del Campionato del Mondo, ma eravamo soltanto due appassionati di moto in cerca di un po’ di divertimento in pista. La sua denuncia per lesioni INVOLONTARIE avviene soltanto qualche giorno dopo. Nonostante ciò continuo a sostenere di non aver provocato nessuna caduta. E ora vi spiego.

Io stavo insegnando ad un ragazzo, che per la seconda volta in vita sua metteva le ruote della sua 600 al Mugello. In quel periodo ero detentore del record della pista del Mugello per quanto riguarda la Superbike e ho colto l’occasione per insegnargli qualche trucco della mia pista preferita.

Cappato, probabilmente, non aveva compreso il mio ruolo in quel frangente e quindi deve aver pensato che fosse anomalo (o addirittura provocatorio) il fatto che talora io rallentassi in alcuni punti del circuito (ovviamente fuori traiettoria e senza creare intralcio come ho imparato al Corso per Istruttori della Federazione Motociclistica Italiana), cosa che facevo per aspettare il mio “alunno” a cui magari avevo appena mostrato  quale fosse la giusta impostazione di una staccata o di una curva. Più volte quindi, prima dell’incidente, Cappato seguiva pericolosamente traiettorie completamente errate e mi aveva sorpassato più di una volta a pochi centimetri sul rettilineo principale ad una velocità molto elevata e rischiando il contatto. Al Mugello non si scherza, soprattutto sul rettilineo.  PIÙ DI UNA VOLTA ripassando Cappato tra le curve GLI AVEVO FATTO CENNO DI PASSARE PIÙ DISTANTE perché era troppo pericoloso e stava mettendo a repentaglio la mia sicurezza e quella del mio alunno, come dimostrato sui video che a voi non hanno mostrato. Senza rabbia, senza rancore e con tutta tranquillità. E poi si arriva al filmato. Se togliete dagli occhi quel velo di pregiudizio, noterete anche voi quello che è accaduto davvero: Probabilmente infastidito dalla mia richiesta, o forse non avendo compreso il gesto di un istruttore, Cappato prima impenna all’uscita della curva MENTRE IO ERO GIRATO e fuori traiettoria PER ASPETTARE IL MIO ALUNNO, e atterra a pochi centimetri da me. Poi mi affianca stringendomi sulla parte destra della pista muovendo furiosamente il casco, OBBLIGANDOMI A RALLENTARE e creando una situazione di pericolo per me e per i piloti che sopraggiungevano ad alta velocita, nonostante davanti a sé avesse pista libera. Sorpreso dall’azione inaspettata ed aggressiva di Cappato, ho visto il mio alunno in carena che stava arrivando molto velocemente e il gesto immediato che ho fatto era per dirgli: STAI INDIETRO, STAI ALLA LARGA. In modo da ripartire velocemente senza creare situazioni di pericolo. Chi afferma con sicurezza di aver visto nel filmato che io avrei “pinzato” la leva del freno anteriore non può che farlo con malizia: si vede che NON HO TOCCATO LA LEVA, LA MIA MANO HA TOCCATO L’AVAMBRACCIO DI CAPPATO. Che, forse perché spaventato, ha azionato con troppa forza il freno anteriore, perdendo il controllo del mezzo. Tutto qui. Sono davvero felice nel vedere che in molti hanno capito la dinamica di questo incidente ancora prima che io la spiegassi in questo post, che in molti mi abbiano difeso sapendo che tipo di persona sono nonostante le accuse di chi ama riempirsi la bocca di frasi a effetto e offese senza avere la capacità di guardare lucidamente oltre il proprio naso. Sono triste a vedere gente che mi ha criticato in quanto sarei “Colpevole di omissione di soccorso”. Forse questi che si definiscono “motociclisti” dovrebbero sapere che è assolutamente VIETATO FERMARSI IN PISTA e ancora peggio tornare indietro. Ci sono i Marshall per questo.  Per favore non fatelo mai!! Come sono ancora più deluso nel vedere che alcuni giornalisti (per fortuna pochissimi) hanno evitato di chiedermi informazioni riguardo all’accaduto, sbattendo sulle loro pagine il mio nome e una piccola parte del video dell’accaduto. Giornalisti che non si firmano e che forse non ricordano che sono uno dei pochi che non ha mai avuto una sola – DICO NON UNA SOLA – sanzione o censura dalla Federazione Internazionale. Ho passato l’esame da istruttore federale, ruolo di insegnamento (che come si è visto non svolgo solo sulla carta) di cui vado fiero perché è la passione per la moto e non per il denaro che mi fa amare stare in sella e poter istruire altri a farlo bene. E che a ormai 10 anni dalla mia prima gara di Coppa del Mondo, tra un titolo Mondiale, un anno di Motogp, tante vittorie e anche sconfitte, non sono MAI STATO COINVOLTO IN UN INCIDENTE in pista con altri piloti.  Ma spero che adesso dopo questa mia dichiarazione, possano diffonderla con la stessa enfasi con la quale hanno pubblicato lo spezzone di video.

Poi, certo, le critiche e le opinioni contrarie non mancheranno ma non accetto CHE VENGA MESSA IN DUBBIO LA MIA CORRETTEZZA COME PILOTA E SOPRATTUTTO COME UOMO. Come non accetto gli attacchi ciechi e pieni di pregiudizio alla mia professionalità e le aggressioni alla mia persona (o addirittura ai miei affetti più cari: perché non sono mancati i più beceri insulti alla mia fidanzata o ai miei familiari). E se di ogni mia azione risponderò sempre anche davanti alla Giustizia Ordinaria, allo stesso modo ne risponderanno coloro che hanno arrecato offesa alla mia persona

Adesso posso tirare un sospiro di sollievo, nella speranza che tutti quelli che hanno accusato e insultato abbiano capito COME SONO ANDATE VERAMENTE LE COSE. E chiudo con un consiglio che ho imparato a mie spese qualche settimana fa, prima di giudicare  è meglio informarsi bene sui fatti e non farsi fregare da un video non chiaro e dalle dichiarazioni di pochi vigliacchi che si nascondono dietro una tastiera con qualche nickname falso pensando di essere onnipotenti. Del resto negli ultimi giorni c’è chi si è addirittura finto mio parente per screditarmi, chi ha scritto in giro di essere stato presente sul luogo dell’incidente inventandosi particolari inesistenti, o chi insinua che sarei arrivato dove sono pagando per correre o senza meritarmelo. Sono un ragazzo che insegue i propri sogni, ma lo faccio in modo pulito e corretto. “

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